It's good to be alive.

« Older   Newer »
  Share  
Sum.
view post Posted on 13/7/2011, 14:08




It's good to be alive.



Chapter One

Quien puede domar la fuerza del mar
Que se mete por tus venas
Lo caliente del sol que se te metio
Y no te deja quieta nena


Il cielo grigio osservato dalla finestra mette ancora un tristezza. Heidi ama il sole e la vivacità che dà alle lunghe giornate noiose. Le manca la California: il suo calore, il profumo della salsedine, il rumore dell’oceano e il poter fare lunghe passeggiate sulla spiaggia.
La Germania, invece, è fredda e grigia. Si, grigia come il suo cielo. Ormai sono sei mesi che la ragazza si trova a guardare un cielo perennemente grigio.
Con lieve sospiro si allontana dalla finestra e si sdraia sul letto accendendo il suo Mac book. Magari trova qualche amica on line.
È più di tre quarti d’ora che Heidi sta conversando con Nora, la sua migliore amica. Le racconta come vanno le cose lì, le ultime novità e infine le chiede come si trova nella nuova casa, nel nuovo paese e con la sua nuova famiglia. Le dice che va tutto alla grande, che le piace la Germania e tutto il resto. Non può dirle la verità, se no la verrebbe a prendere senza farselo ripetere due volte.
All’improvviso il computer di spegne e non dà cenni di vita. L’unica soluzione è farlo vedere al suo nuovo fratello che le ha espressamente detto di non uscire dalla sua stanza per tutto il pomeriggio e ancora si chiede quale sia il motivo. Comunque sia, questa è un’emergenza e lei ha bisogno di lui. Apre la porta e sente delle risate provenire al salone al piano terra, lentamente scende e si affaccia sulla grande sala. Subito tre paia di occhi la squadrano da testa a piedi.
“Gustav, so che mi avevi chiesto di non disturbarti ma ho bisogno un attimo del tuo aiuto” mormora imbarazzata.
“Si, vieni. Dimmi che c’è, piccola” risponde sorridendole dolcemente.
“Non si accende più” borbotta passandogli il piccolo computer.
“Lo stavi usando quando si è spento?” le chiede.
Lei annuisce sedendosi accanto a lui. In quel lungo periodo passato assieme hanno instaurato un bel rapporto ed entrambi si vogliono molto bene.
“Tu saresti, dolcezza?” chiede uno degli amico del ragazzo.
Lei alza lo sguardo e i suoi occhi azzurro cielo incontrano quelli nocciola del ragazzo.
“Lei è Heidi, la mia nuova sorella. Heidi, loro sono Georg, Bill e, infine, quello è Tom” li presenta.
“Non c’era bisogno di presentarci. Immagino tu già sappia chi siamo” continua il moro con arroganza.
“Mi dispiace, ma non idea di chi tu sia” si acciglia la ragazza.
“Mai sentito parlare dei Tokio Hotel?” chiede lui sbalordito.
“No. Ma aspetta, è la band di cui mi parlavi l’altro giorno Gu?” chiede al fratello.
Lui annuisce soprapensiero.
“Okay. Comunque no, non so chi siate” continua.
“Ma da dove viene?” sembra quasi sconvolto.
“Los Angeles, California” risponde.
“Mi piacerebbe un sacco tornare in California!” esclama Bill, “ci siamo stati l’anno scorso in tour ed è veramente grandiosa”.
“Già. A me piacerebbe tornarci” commenta con un velo di tristezza negli occhi.
“Allora, ci torniamo assieme!” dice contento il ragazzo che incomincia a saltellare sul posto.
Heidi ride guardando quanta vivacità emana quello strano ragazzo.
“Ti sei già fatta degli amici qui?” chiede Georg, sistemandosi per l’ennesima volta un ciuffo ribelle.
Lei scuote la testa.
“Bene, allora stasera dobbiamo uscire tutti assieme!” dice lui sorridendole.
“Almeno sai come è fatta una discoteca?” chiede ironico Tom.
Il fatto che lei avesse attirato l’attenzione di tutti escludendolo da ogni discorso lo infastidisce a dir poco. Ha un sussulto quando lo sguardo glaciale di lei lo investe senza rispondere alla domanda.
“Allora, vieni?” interviene Bill.
“Si, certo” risponde lei amabilmente.

La sera arriva presto e Heidi si guarda allo specchio indecisa. Non sa come usano vestirsi le ragazze di Magderburg e questo la mette in seria difficoltà.
“Gustav” urla ansiosa.
“Dimmi. Posso entrare?” chiede lui fuori dalla porta.
“Si, certo. Ho un problema, un altro” sorride lei, “come sto?” chiede imbarazzata.
Il ragazzo la guarda dalla testa ai piede: “stai benissimo, piccola. Sei pronta? Andiamo?”.
Lei annuisce e dopo aver preso la sua pochette nera in raso lo segue al piano inferiore.
“Mamma, noi usciamo” urla sulla porta.
“Mi raccomando: occhio alla mia bambina” dice il padre della ragazza affacciandosi dalla porta della cucina.
“Papà, sono grande. Ho diciotto anni, ormai” sbuffa lei chiudendosi la porta d’ingresso alle spalle.
“Per lui non crescerai mai” ride Gustav salendo in macchina.
In pochi minuti, si trovano davanti ad un grande locale dall’insegna colorata e una lunghissima coda all’entrata.
“Come entriamo?” chiede sconvolta la ragazza.
“Ragazzina, sei coi Tokio Hotel!” la prende in giro il biondo scendendo dall’auto.
Scende anche lei dall’auto e segue il ragazzo all’interno del locale dopo aver regalato un sorriso al bodyguard che li ha fatti entrare.
Stringe istintivamente la mano di Gustav sorpresa dalla confusione che regna in quel posto. Lui le sorride ed insieme si inoltrano nella folla danzante. Con qualche difficoltà raggiungono una zona tranquilla del locale dove gli altri ragazzi li attendono seduti su comodi divani in pelle nera. Appena Bill li nota, il suo sguardo cade subito sulla ragazza e le va incontro sorridendole.
“Heidi, finalmente sei arrivata. Ti stavo aspettando” dice, mentre delicatamente le bacia la guancia.
“Si, ciao anche a te Bill” borbotta Gustav dirigendosi poi verso Georg.
“Lascia stare quel brontolone” la fa ridere il moro, poi prendendole la mano la accompagna davanti ad un divanetto dove siedono Tom ed un altro ragazzo: “Andreas, lei è Heidi. Heidi, lui è Andreas”.
I due ragazzi si stringono la mano e Tom non può far altro che notare il grande sorriso della ragazza. Il suo sguardo scende percorrendo lentamente tutto il corpo della ragazza avvolto in uno stretto e corto tubino nero.
“Tom, non saluti Heidi?” chiede Bill
“Ciao Heidi! Okay? Vuoi che le dia anche un bacio? Non c’è problema” ride lui.
“No, grazie” risponde accigliata la ragazza.
“Lascialo perdere. Ti va di bere qualcosa?” le chiede il moro sorridendole.
Lei annuisce e senza lasciare la mano del ragazzo si dirigono verso il bancone.
“Dici che stasera tuo fratello conclude?” chiede Andreas ridendo.
“Non lo so, ma spero di no” risponde Tom senza smettere di guardare i due ragazzi che parlano animatamente.
“Dai, Heidi è una bellissima ragazza. Sarebbe perfetta per Bill” dice il biondo sorseggiando la sua birra.
“Lo so, ma prima deve essere mia” borbotta riportando l’attenzione sull’amico che per poco non si strozza con la bevanda.
“Tom, per favore. Si vede che piace a Bill. Lasciagliela almeno per questa volta”.
“Sei peggio di mio nonno, Andreas” sbuffa lasciando perdere i due ragazzi e concentrandosi sulla rossa che gli si è appena seduta accanto.



 
Top
Humanoid«
view post Posted on 24/7/2011, 13:33




Interessante:))
 
Top
ciottalove
view post Posted on 8/8/2011, 06:37




Mi piace!!!=)
 
Top
2 replies since 13/7/2011, 14:08   77 views
  Share