futuristic Lover, Ready for Abduction

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RaDiO GaGa
view post Posted on 12/3/2011, 16:27




Ragazze, è la prima fan fiction che scrivo... spero che vi piaccia ...attendo i vostri commenti..


I Tokio Hote e gli altri personaggi citati non mi appartengono; inloltre non ci guadagno nulla e ciò che sarà scritto è tutto frutto della mia fantasia.




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1st Chapter
"EMA's 09"



Berlino, 5 novembre 2009




Posò il telefono sul ripiano della cucina; era stata svegliata da un sms in cui era scritto che quelle sera doveva lavorare.
Sophie faceva parte di un’ agenzia per modelle; non che fosse una vera e propria mannequin da passerella, però lavorava come hostess ad eventi o feste private per ricchi sfondati. Non le dispiaceva poi molto come lavoro. Doveva vestirsi carina e fare bella presenza, veniva pagata bene e aveva parecchie conoscenze. L’ unica piaga erano le persone con cui era costretta a lavorare, ovvero le stesse persone che la pagano. Non sopportava le persone ricche; erano artificiali e viziate. Secondo lei. Ma alla fine non poteva lamentarsi. Aveva vent’ anni e indipendenza economica. Infatti da un anno con altre ragazze, Lauren e Brittany , avevano affittato un appartamento nel sobborgo di Berlino. Finito il liceo il trio decise di non perdersi di vista e di abitare insieme in una grande città che avrebbe offerto loro molto di più che un piccolo paesino della Germania del est. Lauren lavorava in una famosa boutique di moda francese. Brittany invece lavorava per un’ agenzia di viaggi in Alexander Platz.
Finito di bere la tazza di latte con i cereali, uscì dalla cucina. Erail giorno libero di Lauren e Sophie voleva approfittane per fare un po’ di shopping. Entrò nella camera di Lauren per aprire la finestra senza preoccupasi di fare rumore, si sarebbe dovuta svegliare ugualmente. Il cielo era nuvoloso e forse sarebbe piovuto più tardi. Prense un cd impolverato da sopra la scrivania e accense lo stereo, da cui escì musica hip- hop a tutto volume. Sembrava che la casa stesse crollando.
-Sophie, è ancora presto. Fammi dormire.- borbottò Lauren con gli occhi ancora chiusi, infastidita dalla luce.
-Dovevamo andare a fare shopping. Te lo sei dimenticato? - le domandò sedendosi su un piccolo angolo del letto distrutto. Doveva ancora capire come riusciva a distruggere il letto in quella maniera!
-Oh, è vero- Lauren si alzò tenendo le mani fra i capelli mori arruffati. - Fra venti minuti sono pronta.- concluse, avvicinandosi all’ armadio per cercare qualcosa.


Quella mattina le vie della città erano più affollate del solito. Forse erano persone arrivate in città per assistere all’ evento musicale europeo più importante che puntualmente ogni anno cadeva i primi giorni di novembre. Sophie Lauren, dopo le tante visite ai negozi, si fermarono per una breve pausa in un bar del centro.
- Andiamo al cinema questa sera? - chiese Lauren sorseggiando una cioccolata calda.
- Lavoro. L’ ho saputo questa mattina.-
-Per chi lavori?- Lau la guardò molto curiosa. Era sempre bello sapere per chi lavorava.
- After- show party degli Europe music awards. Detti anche EMA’s. – posò la tazza di tè sulla superficie marmorea del tavolo.
- Ci saranno molte persone famose e chiedono la massima discrezione e riservatezza- le spiegò Sophie, notando lo sguardo perso di Lauren. Non capiva. Cosa aveva detto?
- Non ci credo - urlò. Tutti si voltarono verso di loro. - Mi devi far entrare a quella festa. – la supplicò. Era così eccitata.
- Non so. Non organizzo mica io. -
- Ma conosci un sacco di persone. Chiedi. - Così la convinse.
Il resto della mattinata la passarono in cerca di un vestito adatto all’occasione. Risultato?
Potevano dire di conoscere l’ intera collezione fall- winter di tutti i negozi d’ abbigliamento di Berlino nord.

Il fragore della porta dell’appartamento che si aprì, ruppe quel silenzio creatosi negli ultimi minuti. Difatti dopo la telefonata a Andrew, un amico di Sophie, sophie e Lau dovevano attendere la sua risposta per sapere se era rimasto qualche invito per entrare al party. Si o No.
Certo, il suo amico era della sicurezza, ma così all’ ultimo minuto si era sentito un po’ in difficoltà. Se lo avesse saputo qualche giorno in anticipo e non qualche ora prima si sarebbe organizzato meglio.
Brittany, appena tornata dal turno in agenzia, posò la giacca di pelle nera all’appendi abiti e subito dopo fece irruzione nel piccolo soggiorno dove trovò le silenziose coinquiline.
- Perché questo silenzio?- domandò sospettosa. Non era normale sentire questa calma in casa.
-Shhh…- Lauren fece segno di stare zitta. - Stiamo aspettando una telefonata importante.-
- Mi dite quello che state tramando?-
All’improvvisoun telefono inizia a cantare “ my love’s a revolver…my sex is a killer… Do you wanna die happy..???
Sophie diede un’ occhiata al display.
Andrew security.
- Novità???- rispose con una Lauren che moriva per l’agitazione, con l’orecchio contro il telefono, cercando di capire qualche parola. Brittany, invece, guardava la scena sempre più confusa.
- Si, gli ultimi rimasti. Che fortuna!-
Lauren se ne uscì con un urlo che fece arrivare lo stomaco in gola sia a Sophie che a Brittany. Nemmeno avesse visto un fantasma! Quando Lauren ( Lo per le amiche) era felice, lo dovevano sapere tutti. Loro due però ancora non ci avevamo fatto l’abitudine, e ogni volta era uno spavento.
- Non pensare strano. È solo Lauren che sta urlando per la felicità- comunicò Sophie all’ altro cao del telefono, sente il dovere di giustificare l’ amica pazza.
- Oh mio Dio… Spero non faccia così al party, altrimenti non potrei farla entrare con tutti i pezzi grossi che ci sono. Comunque ora ti lascio che mi stanno chiamando. Tieni d’ occhio la tua amica. Ciao. - chiuse la chiamata e lei non fece nemmeno in tempo a replicare.
Appoggiò il telefono sul divano, e diede un’ occhiataccia a Lo, che faceva gli occhi dolci per farsi perdonare. - Ma sei matta! Devi stare buona , o non ti fanno entrare.-
- Ok, quello era solo un momento di debolezza. Non lo faccio più.-
- Mi dite che state facendo???- domandò spazientita Brittany a entrambe.
-Vado all’after party degli EMA’s!!! - rispose entusiasta Lauren - Dimmi che vieni anche te!-
- Cavolo no! Il mio ragazzo mi porta a conoscere i suoi.- rispose la ragazza delusa.
-Uffa. Dovrò andare sola – Lauren sembrava dispiaciuta dispiaciuta di dover andare sola, ma dopo pochi secondi riprese ad essere felice. Sorrise ed esclamò: - Mi vado a prepare!!!- Sicura che quella sarebbe stata una serata indimenticabile.



TO BE CONTINUED...
Cosa succederà all' after show degli EMA's??

Edited by RadioGaga - 15/6/2011, 13:26
 
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Aneres
view post Posted on 12/3/2011, 16:46




ehi! bella continua sn curiosa! :D
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 12/3/2011, 19:23




CITAZIONE (Aneres @ 12/3/2011, 16:46) 
ehi! bella continua sn curiosa! :D

Wow, la prima lettrice :evvai:
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 13/3/2011, 10:27




Dato che ho qualche capitolo pronto ecco qui altri 2 capitoli...



2nd Chapter
"It's party time!"



Quanti bei ragazzi giravano in quella sala! Peccato che Sophie stesse lavorando. Quella sera aveva il compito di accompagnare le star nei privè. Aveva anche accompagnato un gruppo tedesco molto famoso, di cui però non ricordava bene il nome. Aveva a che fare con un albergo però. Quei ragazzi erano alquanto strani; non riusciva nemmeno a capire se uno di loro fosse un uomo o una donna.
Erano quasi le due del mattino, quando vide arrivare davanti la scintillante figura di Lauren che per l’occasione aveva indossato un vestitino, molto ino, comprato la mattina stessa, pieno di paillette che riflettevano mille luci. Perfetto per attirare l’attenzione.
-Sophie, non aspettarmi questa notte, tornerò domani mattina…!!!- disse Lo con voce molto felice all’amica che momentaneamente era in pausa.
-Che intenzioni hai!? – le chiese retoricamente, sapendo già la risposta e sistemando il foulard nero intorno al collo.
-Mah…diciamo che ho incontrato un bel ragazzo che…- rispose con sguardo sognante, senza lasciarle finire la frase. Sapeva quali fossero le sue intenzioni e di sicuro non avrebbe trascorso la notte giocando a scacchi.
-Prima di tutto, dimmi chi è il fortunato e poi domani mattina, quando torni fai piano. Voglio dormire.- Lauren era assolutamente troppo rumorosa ogni volta che si muoveva!
-Si, si...ok...il fortunato è Justin Timberlake, ancora non ci credo!- rispose Lo, mentre con una mano teneva uno specchietto circolare, con l’altra tentava di mettersi il gloss rosso ciliegia sulle labbra e di ravvivare i capelli appena mosci.
I capelli non potevano, anzi non dovevano abbandonarla proprio ora che arrivava il più bello! Aveva speso circa quattro ore dal parrucchiere per ottenere quel tipo di Hair-Style. Non appena si accomodò su quella poltrona, davanti al grande specchio del salone di bellezza, in cui era solita andare, chiarì subito con Stefan, il suo parrucchiere preferito, il look che voleva ottenere.
“ Applichiamo qualche extentions per dare più volume e poi arricciamo per bene questa ciurma di capelli!!!!” gli aveva detto.
-Fammi tornare a lavorare. Domani mi racconti come è andata.- concluse Sophie per poi tornare a lavorare ossia: mettersi in mostra insieme ad altre due ragazze per un po’ sotto la consolle del DJ che proprio in quel momento riproduceva l’ultimo successo di David Guetta: Memories.

Pensò che in altre circostanze si sarebbe buttata in pista e avrebbe ballato a tempo di musica, ma così non era; ero pagata, e pure bene, per stare li a far la bella statuina. Lanciò uno sguardo alla sua sinistra. Aveva udito lo schiocco di uno schiaffo. Un noto agente musicale tedesco, David Jost, se non sbagliava,stava litigando con la sua compagna.
– Come hai potuto farlo, qui davanti ai miei occhi oltre tutto?- disse la sua fidanzata dai capelli biondi, che con i tacchi 12 raggiungeva la sua altezza.
-Aspetta Christina, non scappare- le aveva detto l’uomo afferrandole un polso. Lei si liberò presto della presa e scappò verso la terrazza del locale.
Notò del rossetto rosso, rimasto sul colletto della camicia bianca dell' uomo, e pensò che quella macchia era la causa del loro litigio. E come dare torto a quella Christina!? Uomini… Fidati se hai coraggio! Ti fanno credere chissà cosa all’inizio e alla prima occasione ti tradiscono. Tuttavia doveva ammettere che quell’ uomo era attraente; anche se quello che attirava le donne verso lui non era esclusivamente il suo aspetto fisico. Molte donne erano interessate mille volte di più al denaro. E quell’ uomo faceva il produttore musicale, insomma il suo successo fra le donne , soprattutto quelle più giovani, derivava dal fatto che lui fosse ricco. Che mondo…
Riprese il mio cammino verso le casse dello stereo HI- FI, si sistemò in piedi, sotto uno dei tre megaschermi appesi sulle pareti del locale, accanto a Stephani -ragazza con un adorabile carrè scalato biondo-.
Era una sua collega, nonché cara amica. Subito avevano instaurato una bella amicizia. Eravano arrivate insieme alla location dell’ evento, scortate dalla Mercedes nera dell’amica.
Ancora un' ora, poi sarebbe potuta tornare a casa , accompagnata di nuovo da Stephani e avrebbe dedicato tutte le sue attenzioni al comodissimo letto per l’intera giornata.
-Wow Guarda chi c’ è laggiù!!!- esclamò Stephani, indicando con lo sguardo un punto impreciso del privè al secondo piano. Sophie si voltò appena per seguire il suo sguardo. Vide un gruppetto di ragazzi che chiacchieravano su uno dei tanti divanetti in pelle bianca.
-Cos’è che attira particolarmente la tua attenzione??- non sapeva dove Stephani voleva andare a parare.
– Guarda chi è appoggiato alla ringhiera!-
Volsi di nuovo lo sguardo in alto, dove tra la folla, vidi la figura di un ragazzo impegnato a esplorare la bocca di una ragazza avvinghiata al suo corpo peggio di una cozza. – Chi sarebbe scusa?- chiese ingenuamente .
-Tom Kaulitz, il chitarrista dei Tokio Hotel! Mi fa impazzire.- Stephani sembrava essere su un altro mondo. -Prima è sceso al bar e mi ha offerto un drink, abbiamo fatto qualche foto e poi…-
- …Poi?- domandò, incitandola ad andare avanti col racconto.
– E poi mi ha lasciato dicendo che doveva tornare nel privè.- rammentò delusa e subito dopo aggiunse guardando l’orologio da polso:- Fra poco possiamo andare via.-

Raggiunsero lo stretto corridoio adiacente alla sala dell’ animata festa, facendosi spazio fra l’ oceano di persone. Cercarono il camerino allestito per lo staff , leggendo il foglio bianco attaccato ad ogni porta. Dal corridoio riuscivamo ancora a sentire il suono ovattato della musica alta, ma non solo quella. Più si avvicinavamo alla stanza dello staff, maggiori e più vicini erano i gemiti che udivano. Giunte davanti al camerino ebbero la conferma che qualcuno aveva trovato un posto migliore dove scopare.
- Mi spieghi ora che facciamo? - chiese disperata Sophie perché non vedeva l’ ora di tornare a casa.
Stephani decisa, appoggiò la mano sulla maniglia della porta scorrevole. Con il minimo sforzo l’ aprì di poco, tanto bastava da creare una fessurina per sbirciare quello che stava succedendo all’ interno.
-Cosa vuoi fare? – domandò Sophie, credendo che fosse impazzita. Non era necessario avere la conferma di quello che stavano facendo li dentro. Il problema era un altro!!! Stephani appoggiò la schiena contro il muro alla destra della porta e voltò la testa per guardarne attraverso la fessurina.
Sophie rimase un attimo a guardare quella scena. Sembrava improvvisamente catapultata in un film poliziesco.
- Non vedo nulla- Stephani guardò meglio. Non c’era anima viva. Poi guardò meglio e notò che nella stanza c' era una porta lasciata mezza aperta e capì che i due amanti si erano rifugiati là dentro da eventuali occhi indiscreti. - Entriamo, non sono qua dentro- annunciò Stephani, intenzionata ad entrare. -Sono nel camerino degli organizzatori. Non ci vedranno. Entriamo piano, prendiamo le nostre cose e usciamo subito. Ok? -
- Se questo è l’ unico modo per tornare a casa …- sospirò senza speranza Sophie. Era stata fin troppo lunga quella giornata.
Si muoveva a passi estremamente cauti, Essere scoperta era l’ ultima cosa che voleva. Voleva risparmiarmi l' imbarazzo.
Indossai velocemente la mantella nera e il basco rosso, nel frattempo che tentava di afferrare la borsa. Purtroppo inciampò e si trovò poco dopo a gattoni a terra. I suoi occhi blu furono attirati dalla scena hard riflessa nello specchio come una calamita: un uomo nudo, appoggiato allo schienale di una poltrona grigia. La sua testa era inclinata all’ indietro e una smorfia era disegnata sul quel volto, facendo intendere a chiunque si fosse trovato al posto di Sophie che era preso da un intenso piacere, provocato dalla donna a cavalcioni che si muoveva ritmicamente sopra di lui. Vedeva solo il fondoschiena di quella donna. E a giudicare da quello che vedeva non era molto giovane. Non si sarebbero accorti della sua presenza. La sua fede cadde in pezzi quando quell’ uomo alzò la testa e il suo sguardo sfiorò Sophie, spostarsi rapidamente più in là, dove non l’ avrebbe vista. Raccolse gli oggetti che le scivolarono dalla borsa e sgattaiolò via.
–Corri- iniziò a gridare sotto voce a Stephani, appoggiata sullo stipite della porta. Era davvero spaventata e sicura che era stata vista.


Non riusciva a capire se il tonfo che aveva udito era reale o era la sua testa che lo aveva riprodotto. In quel momento la sua mente era altrove. Posò gli occhi fuori dalla porta per un attimo e vide di sfuggita qualcosa che somigliava a una scia rossa e nera. Pensò di impazzire e focalizzò più attenzione sul corpo della donna che gli stava baciando il collo. Aveva meglio da fare; il suo passatempo preferito. Sentì per l’ennesima volta sospirare di piacere quella donna, sebbene non lo facesse impazzire dal punto di vista estetico…
Ricordò le parole dell’amico , non appena salirono a ritirare il premio vinto agli EMA’ s. Georg gli sussurrò all’orecchio:-Scommetto che non hai le palle….- Gli disse, alludendo alla fidanzata di David, il manager del gruppo in cui suonava, e sul fatto che non avrebbe avuto coraggio di andarci a letto la prossima volta che ci provava con lui.
Ce le aveva le palle, e come se le aveva. Anche se ora erano un tantino svuotate. Si ritrovava a scopare in uno sgabuzzino con la persona con cui non avrebbe proprio dovuto. La compagna di David: Christina. Conosceva da tempo la simpatia di Christina nei suoi confronti e questa sera lui ne aveva approfittato. Christina aveva da poco litigato con David, quando uscì sulla terrazza per fumare una sigaretta. Trovò la sua “spasimante” appoggiata al muro che fissava il cielo coperto di nuvole. Le aveva chiesto il motivo per cui si trovasse li fuori sola, quando tutti se la spassavano al party. Lei raccontò che aveva litigato con David perché ci aveva provato per l’ennesima volta con una cubista. - Gli uomini sono tutti dei bastardi. – l’ aveva rassicurata con aria di superficialità mentre si accendeva una Marlboro light.
Christina iniziò a singhiozzare e lo attirò verso di lei. Poi… Non c’è bisogno che racconti come andò a finire.
-Tom, è stato uno sbaglio- dichiarò preoccupata Christina, sistemandosi i vestiti non appena finirono di soddisfare i propri istinti.
-Hai pareggiato il conto.- Tom le disse. Alla fine aveva ragione.
-Quanti tradimenti hai dovuto ingoiare e far finta di niente !? Troppi forse.- aggiunse Tom legando una bandana nera intorno alla fronte. - Prendila come la tua vendetta.-
Christina annuì non completamente convinta e disse: - Nessuno deve saperlo. –


Note finali: Ripeto che ciò che ho scritto è solo frutto della mia fantasia. Spero vi piaccia.
La prossima volta che entro voglio vedere tanti commenti sia belli che brutti...non importa!
Goodbye


3rd Chapter
" Piece of news"



Sophie scrutò la propria immagine dallo specchio del bagno. Si era appena svegliata e anche se sapeva che era normale avere la faccia gonfia dopo aver dormito quella mattina il suo viso sembrava ancora più pallido e stanco del solito. Aveva delle maledette borse sotto gli occhi gonfi e stanchi causate dalla nottata trascorsa a lavorare. Si spostò sul divano in soggiorno. Si raggomitolò in una caldissima coperta di pile celeste ed accese la tv.
-Buongiorno, pensavo non ti svegliassi più- la prese in giro Brittany. Sophie simulò una risata sarcastica. - Guarda che io ho lavorato questa notte. Sono tornata alle quattro!-
-Si, si… bel lavoro ti sei trovata.-
-Uffa! Lo sai perché lo faccio. Pagano bene.- Sophie decise di troncare la conversazione sul nascere. Brit la pensava in quel modo, ossia tutte le ragazze che facevano quel lavoro erano ragazze facili, stupide, ingenue… Sophie però non lo era; era l’eccezione. Non era ne ingenua, ne stupida ne tanto meno facile. Si alzò dalla superficie soffice del divano per andare a prepararsi una calda tazza di latte coi cereali, seguita da Brit. - Lauren è tornata?- le chiese interessata.
-Mi pare-
-Dov’è ora?- chiese Sophie con la bocca piena di cereali.
- Dorme. Dev’essere tornata questa mattina alle sette.- Brit si sedette sulla panca di legno della cucina accanto a Sophie.
-Accipicchia! Ha fatto i fuochi artificio questa notte. Sai ha passato la notte con quello gnocco di Justin Timbrlake. Non sai come la invidio.- Annunciò Sophie con una smorfia. Non era da tutti giorni passare la notte con una star, soprattutto se questa è Justin Timberlake.
- A chi lo dici. - sospirò Brit guardando il cielo coperto da nuvoloni neri fuori dalla finestra.
-Di che ti lamenti che sei fidanzata? A proposito come è andata la cena con i suoi?-
-Vuoi proprio saperlo? Vuole sposarmi.- Sophie posò il cucchiaio nella ciotola e scoppiò in una grossa risata rumorosa. Non era sicura di aver sentito bene?
-Si, me lo ha chiesto quando eravamo in macchina. Aspetta un secondo.- disse Brit alzandosi e scappando dalla cucina. Quando tornò le mostrò il solitario nella scatoletta nera di velluto. Sophie non seppe interpretare l’espressione sulla faccia della coinquilina. Non sapeva se quello che leggeva nei suoi occhi fosse orgoglio o pura preoccupazione. - Ma sei sicura? Sei ancora giovane.- - A dire la verità, non lo so. Però lo amo e questo basta. Lucas ha accettato un lavoro in Italia e io voglio seguirlo.-
-Tesoro! - esclamò entusiasta Sophie che abbracciò forte la sua amica, una delle poche care, amiche che aveva.
-Non sai come sono felice per te! Anche se mi mancherai da morire.- Brit rispose all’ abbraccio e poi le sussurrò -Voglio che te sia una delle damigelle insieme a Lauren!-
- Solo se il vestito che dovremmo mettere è decente.- Si staccarono da quell’ abbraccio, simbolo del bene che si volevano. Si guardarono un po’ negli occhi prima che udirono un urlo disumano che proveniva dal bagno. Entrambe corsero in bagno dove trovarono Lauren seduta sul pavimento, appoggiata alla vasca, che chiudeva in un pugno il polso e continuava a ripetere “ Che schifo. Che schifo. Che schifo.” Che risveglio traumatico!!! – Cos’è successo?- chiese Brittany mentre le se avvicinava.
Un ragno mi ha camminato sulla mano!!!!- Lauren era sotto shock.
Tu ci hai fatto venire un infarto per un ragnetto??- chiese Sohie.
Non era un ragnetto!- Era grosso e peloso…bleah-
-Se vabbè-
Lauren si alzo in piedi e ando a sedersi sul divano in soggiorno.
- Bene, ora ci racconti tutto- disse Ele alludendo a quello che era successo quella notte applaudendo felice
- Ok. Mettetevi sedute.- rispose Lauren. – Ci vorrà un bel po’-
Le due amiche molto curiose si sedettero, pronte ad ascoltare la storia interessante.

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Erano le tre del pomeriggio quando Tom fu costretto ad abbandonare il meraviglioso mondo dei sogni. A quanto pare David, il suo manager, voleva parlare alla band. Che avesse già scoperto quello che aveva fatto insieme alla sua ragazza??? Questo non lo sapeva. Se così fosse stato poteva già dire addio alla sua carriera di giovane, bravo e bello chitarrista dei Tokio Hotel. Meglio non pensarci si ripeté. Forse voleva solo parlare del tour in vista. Entro nell’ ufficio di David dove trovò Georg, suo fratello Bill e Gustav già seduti davanti alla scrivania di David che era uscito per rispondere a una telefonata privata. Avevano tutti la stessa faccia stanca, come lui. David rientrò dopo pochi minuti, si sedette alla sua poltrona e comunicò la notizia ai ragazzi. A quanto pare David, all' after- party aveva incontrato un noto produttore di una nota casa discografica e questi aveva invitato lui e il gruppo a un party per l’ ultimo dell’ anno.
– Allora ragazzi, siamo stati invitati tutti al party di un produttore dell’ Universal il giorno di Capodanno. – A quell’ affermazione i quattro ragazzi sbarrarono gli occhi. – Quindi mi raccomando ragazzi non fatevi riconoscere. – Il primo a protestare fu Bill, il cantante. – Cosa!?- La sua faccia era fra lo stupito e incazzato. Bene! Mai fare piani! Addio vacanze di fine anno. – Ho già prenotato da due mesi la mia vacanza su un’ isola tropicale! Ora dovrò pagare una penale per adempimento! Ti rendi conto David?- Per Bill quel periodo dell’ anno era sacro. Era l’unico momento per staccare la spina dal mondo reale. Volevano levargli anche la sua vacanza. Si sarebbe sicuramente vendicato.
- Non importa Bill, calmati- rispose David come se nulla fosse successo. – Comprerai meno scarpe!-
- Tom non dici nulla?- chiese Bill ancora più iracondo al gemello che fin’ ora non era intervenuto.
- Che devo dire!? Significa che partiremo prima dell’ inizio del tour!- consolò il fratello Tom, sempre dispiaciuto. Ma sapeva accettare meglio le condizioni che imponeva quel lavoro. La fama aveva il suo prezzo.
- E va bene- esclamò Bill infranto.
- L’ importante è che ci siano donne, tante donne!- disse il chitarista e tutti scoppiarono a ridere.
- Ben detto fratello- Georg una pacca sulla spalla di Tom.
- Te zitto che sei fidanzato- parlò per la prima volta Gustav, il batterista del gruppo.
- A me basta guardare!- rispose Georg.
- A me invece piace essere attivo-
- Si quando dormi- dichiarò Bill infastidito dallo scherzare dei ragazzi.
I ragazzi non si trattennero ancora molto nell’ ufficio di David che doveva controllare un contratto.
Due di loro decisero di passare del tempo in palestra per scaricare un po’ di tensione.

Georg iniziò a fare pesi -Cos’ hai combinato ieri sera SexGot?- domandò impegnato a contare ogni piegamento che effettuava.
- Secondo te?- rispose Tom impegnato in una corsa sul tapis roulant.
- Non lo so. Per questo te l’ho chiesto-
- Vuoi sapere cos’ è successo!?!?- Tom scese dal tapis roulant e si avvicinò a Georg per non farsi sentire da nessuno.
- Diciamo che ho vinto la scommessa.- dichiarò Tom con un sorrisino soddisfatto sul volto.
- Spero per te che David non lo venga mai a sapere. –
- Solo se Christina parlasse Ma non le converrebbe. David le chiuderebbe tutte le strade nel mondo del lavoro e lei vuole diventare costumista, dopo averla cacciata di casa.- Tom era sicuro che Christina non avrebbe parlato.
- Beh, lo spero, altrimenti ci rimette tutto il gruppo.- disse Georg che andò a sedersi sulla panca addominali.
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Sophie non era molto brava a cucinare,ma era sempre meglio di Brittany che l’aveva supplicata di preparare una buona cenetta per lei e Lucas, il suo futuro marito; ciò nonostante si stava davvero impegnando. Aveva passato tutto il pomeriggio in cucina. Sia lei che Lauren avrebbero dovuto lasciare casa libera per un po’.
Mise a cuocere in forno una teglia di lasagna, un piatto tipico italiano e scrisse su un foglio di carta i tempi di cottura. Appese sul frigo il foglio con una camita e si andò a preparare, dato che aveva poco tempo.
-Lauren- urlò Sophie dalla sua stanza.
-Cosa hai combinato?- rispose Lauren seduta in soggiorno, presa nella lettura di un giornale di gossip.
-Mi presti il tuo montgomery verde?- chiese Sophie che intanto era arrivata davanti all’ amica .
-Basta che non ci spiaccichi un altro chewingum, come l’ uttima volta-
-Non è detto che deve succedere sempre!- rispose Sophie.- Sarebbe ora di prepararci. Tra un po’ arriva Lucas e Brittany vuole casa libera.-
Lauren si alzò per andare a prepararsi e lasciò la rivista sul tavolo. Sulla copertina c’ era la foto di un ragazzo. Sophie era sicura che quello fosse il ragazzo con cui aveva avuto quel’imbarazzante “incontro” all’ after- show. Ancora una volta in cuor suo sperò di aver immaginato i suoi occhi su di lei e di non incontrarlo di nuovo.
Finalmente dopo mezz’ ora Lauren e Sophie uscirono di casa dirette verso un fastfood a Lichtenberg, un quartiere di Berlino est, con la macchina di Lauren.
Sophie beveva il suo frullato alla fragola comodamente seduta su una poltrona dalla forma strana e Lauren davanti a lei che le raccontava della giornata appena passata.
- Hey guarda laggiù quel ragazzo. È carino vero?- disse Lauren mentre mangiava le sue patatine fritte. – No, ha un viso troppo anonimo- disse Sophie. Non riusciva a trovare un ragazzo che le piacesse.
- Si, però devi anche accontentarti. Quanto tempo è che non esci con esci con qalcuno!?- disse Lauren spazientita.
-Da un po’- Aveva ragione. Non si accontentava mai e si lamentava di non avere un ragazzo. Era troppo selettiva. Cosa poteva farci??? Prima o poi ci sarebbe stato qualcuno adatto a lei…no!?!?
- Non ti mando a chiedere il numero a quel ragazzo solo perché non piace nemmeno a me!-
- Non ci sarei andata lo stesso!-
Finita la cena di tante cosine fritte, piene di calorie tornarono in auto per andare a casa di Stephanie che le avrebbe ospitate per la notte, dal momento che avevano promesso a Brit la casa libera tutta la notte. Stephanie abitava dall’ altra parte della città. Il viaggio sarebbe durato almeno mezz’ora. Quando Sophie si sedette sul sedile anteriore dell’ auto il suo telefono iniziò a suonare. Le era arrivato un messaggio dal suo amico Andreas.
“ Chiamami appena puoi. Cosa devi fare a Neujahr (Capodanno)?”
E ora?

To be continued...

Ci vediamo alla prossima puntata!
Voi commantate, mi fa piacere sapere come la pensate

Edited by RadioGaga - 15/6/2011, 17:28
 
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th&twilightxs
view post Posted on 13/3/2011, 12:29




Letta tutta d'un fiato.
Bravaaa, mi piace. Scriv molto bene anche se a volte fai degli errori di distrazione, per il resto è molto bella, mi ha preso.
commentando la storia : Tom sempre il solito, daii anche con la tipa di David, e poi sono sicura che lei in un momento di debolezza si confesserà O:
L'amicizia tra le ragazze mi piace molto come la descrivi.
E per Capodanno sn più che certa che la povera Sophie dovrà lavorare.
aspetto il seguitoo
Bravaaa
Bacii
 
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Aneres
view post Posted on 13/3/2011, 12:49




Ehiiii eccomi!!! :) bella bella mi incuriosisce sempre di più! non vedo l'ora di sapere cosa accadrà a Capodanno! eheheheh
continuaaaaa
 
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ciottalove
view post Posted on 13/3/2011, 17:56




Bellissima!:)
Con Tom ormai non c'è più niente da fare <_<
e Sophie come personaggio mi piace moltissimo
complimentissimi!!!:)
Mi piace molto... aspetto il seguito!!
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 13/3/2011, 19:13




Entrare nel forum e trovare i vostri commenti mi rende felicissima...
CITAZIONE (th&twilightxs @ 13/3/2011, 12:29) 
Letta tutta d'un fiato.
Bravaaa, mi piace. Scriv molto bene anche se a volte fai degli errori di distrazione, per il resto è molto bella, mi ha preso.
commentando la storia : Tom sempre il solito, daii anche con la tipa di David, e poi sono sicura che lei in un momento di debolezza si confesserà O:
L'amicizia tra le ragazze mi piace molto come la descrivi.
E per Capodanno sn più che certa che la povera Sophie dovrà lavorare.
aspetto il seguitoo
Bravaaa
Bacii

Grazie mille sono contenta che ti sia piaciuta...per quanto riguarda l'amicizia di cui scrivo sono ispirata da due mie amiche che sono davvero matte :evvai: Immagino gli errori dato che non rileggo mai il capitolo e mi fa piacere che mi hai fatto notare questo particolare :power:


CITAZIONE (Aneres @ 13/3/2011, 12:49) 
Ehiiii eccomi!!! :) bella bella mi incuriosisce sempre di più! non vedo l'ora di sapere cosa accadrà a Capodanno! eheheheh
continuaaaaa

cosa accadra!?!?! stay tuned

CITAZIONE (ciottalove @ 13/3/2011, 17:56) 
Bellissima!:)
Con Tom ormai non c'è più niente da fare <_<
e Sophie come personaggio mi piace moltissimo
complimentissimi!!!:)
Mi piace molto... aspetto il seguito!!

Grazie per i complimenti..ahah si, Tom ormai è un caso perso..è più unico che raro; quando è nato hanno butato lo stampino.
Baci a tutte :kiss:
 
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th&twilightxs
view post Posted on 14/3/2011, 19:15




CITAZIONE
Entrare nel forum e trovare i vostri commenti mi rende felicissima...

Cmq di niente è un piacere anzi grazie a te che rendi le mie giornate meno noiose!
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 14/3/2011, 20:25




4th Chapter

" Have we seen 'round before?"





Si era stancata di guidare. Fortunatamente il viaggio era quasi finito. La cosa positiva era che non c’era troppo traffico. A Capodanno tutti avevano trovato qualcosa da fare, tranne lei che andava a lavorare, fuori Berlino.
Andreas le aveva chiesto se poteva lavorare per una festa privata ad Amburgo. Era stato molto preciso a riguardo. Erano appena le nove del mattino; intorno a mezzo giorno doveva trovarsi a destinazione. Amburgo era proprio una bella città. L’ aveva visitata qualche volta e ne era sempre meravigliata. Aveva un atmosfera molto romantica!
Si trovava davanti al lussuoso hotel dove aveva luogo la festa, in cui molte persone aspettavano l’ arrivo delll’ anno nuovo. Un facchino le se avvicinò per prenderle gli unici due bagagli che aveva con se. Aveva portato solo il necessario per la sera, l’ intimo, un cambio per il giorno dopo e il beauty. Alla reception le avevano assegnato la camera numero 321 al secondo piano. Salì le scale e finalmente arrivò a destinazione.
Mentre percorreva il corridoio Sophie ebbe la sensazione di essere seguita. Si voltò di scatto, ma non vide nessuno. A quel punto spaventata iniziò a correre fino alla porta 321. Cominciava a pentirsi di non essersi portata qualcuno a farle compagnia. Entrò nella stanza e si distese subito sul letto matrimoniale, per smaltire lo stress del viaggio.
Quante probabilità c’ erano che nella hall dell’ hotel aveva visto la persona che forse all’ after party degli EMA’s aveva potuto vedere la sua prestazione sessuale con la fidanzata del suo capo? L’ aveva anche seguita per essere sicuro. L’aveva riconosciuta dal basco rosso e la giacca nera. Le scie che pensò di immaginare quella sera non se le era inventate. L’aveva anche inseguita; era sicuro che fosse lei. Doveva parlare con Georg, subito! In casi come quello faceva da confessionale.
Bussò forte alla porta dell’ amico per essere sicuro che lo sentisse, nel caso Georg fosse impegnato in altre faccende.
– Apri. È urgente.-
Georg aprì la porta. – Vuoi forse sfondare la porta!?- chiese con una bella faccia da schiaffi. – Non hai avuto il numero della receptionist? Eri così sicuro di averla conquistata con un solo sguardo e… -
Tom lo interruppe.
-La receptionist ora è l’ ultimo dei miei problemi.- Entrò e si sedette malamente sulla prima poltrona che trovò. – Quella sera all’ after party degli Ema’s, quando io e Christina abbiamo fatto quel che abbiamo fatto… qualcuno potrebbe averci visto. Ed è proprio in questo hotel.-
Georg non sapeva se iniziare a urlare contro Tom o rimanere in silenzio.
-Devo dire che sei molto intelligente. Potevi avere l’ accortezza di chiudere la porta.-
-Ormai è inutile piangere sul latte versato. Cosa facciamo?-
-Cosa facciamo? –Georg spalancò gli occhi. – Te hai fatto il danno e te lo risolvi. Aspetta un attimo. Gli Ema’s ci sono stati all’ inizio di novembre..giusto?-
Tom annuì.
-Siamo al 31 dicembre. Se qualcuno vi ha visti si trovava li per caso, altrimenti avrebbe già parlato con la stampa e la tua faccia sarebbe su tutti i giornali scandalistici. È stato un caso. Tranquillo. –
-Un problemoneeee. Ho scordato il kajal a casa. - urlò Bill che entrò di soppiatto nella stanza di Georg.
–Tom accompagnami in profumeria!-
- Perché devo sempre accompagnarti io a fare queste cose da donna?-
- Perché sei il mio fratellino preferito.- Bill disse a Tom con voce pucciosa.
- Hai solo me. – Bill gli diede un bacio su una guanciotta .


Bill aveva proposto di raggiungere la profumeria in cui andava di solito, ovvero quella più lontana dall’ hotel. Lui si era categoricamente rifiutato. Quindi il gemello si dovette accontentare della profumeria più vicina al loro hotel.
Tom si era fissato a guardare un oggetto che somigliava vagamente a un’ arma impropria da tortura.
-Mi spieghi cos’è quello?- chiese Tom curioso di sapere indicando lo strano oggetto.
- E’ un piega- ciglia. Serve a piegare le ciglia.- rispose Bill da vero esperto di make- up.
Intanto avevano raggiunto l’ espositore dei vari trucchi. Tom voleva uscire. Non voleva farsi vedere che guardava i trucchi!
Bill guardò un po’ e prese un kajal in mano e storse il naso. – Non posso mettere questo kajal scadente-
-Perché no? E’ nero e costa tanto.-
- Non è la marca che uso di solito. Magari sono allergico e mi vengono le bolle!-
- Per carità lasciamolo perdere…se no chi ti sente!- Al solo pensiero di Bill che si lamentava tutto il giorno per le bolle sul viso Tom sfilò il kajal dalle mani del fratello per rimetterlo a posto.
- C’è solo quello blu della marca che uso.-
- Vada per il kajal blu. Sono sicuro che ti sta benissimo lo stesso. Dobbiamo tornare in hotel.- Bill prese il kajal e Tom dietro che lo spintonava per farlo arrivare alla cassa senza farlo sostare in altri reparti della profumeria.



Ci voleva proprio un pisolino. Ora si sentiva più rilassata. Fra poco si sarebbe dovuta preparare per la serata. Si sentiva male al solo pensiero di indossare un tacco 15 cm.
Cercò all’ interno della borsa il telefonino per mandare un messaggio a Brittany. Le sue amiche erano rimaste a Berlino e festeggiavano con altri amici in uno Chalette affittato per l’ occasione.
Aprì la valigia da dove tirò fuori un vestito viola di raso che arrivava fino al ginocchio e le scarpe del medesimo colore e tessuto. Iniziò ad arricciarsi i capelli biondi che le arrivavano a metà schina e poi passò al trucco.



Tom si annoiava e si vedeva. Non c’era da divertirsi. Erano tutti troppo vecchi. Tutte donne troppo brutte e grandi.C’era la donna di David, la ragazza di Georg e un’ altra sconosciuta ragazza che era inguardabile. Poi ok…c’erano le ragazze hostess che lavoravano… e dovevano lavorare. Anche se doveva dire che non erano un gran che. La cena trascorse mooolto lentamente. Mancava poco al nuovo anno…sarebbe iniziato bene il nuovo anno! Gli altri ragazzi della band erano ancora piu’ annoiati di lui, e per tutta la sera non avevano parlato tanto. “ Questa da dove è uscita??” si chiese quando gli passò accanto una ragazza bionda. Georg e Tom si girarono a guardarle il culo. –Non si vedeva col vestito- disse Tom deluso e notò Christina guardarlo stranita. Perchè si stupiva tanto???? Lo faceva sempre!
-Torniamocene in camera!- propose Gustav. La proposta era allettante, ma non potevano. David gli aveva detto di aspettare almeno la mezza notte e poi festeggiare come volevano.

Il conto alla rovescia era iniziato.
10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…Un altro anno si era concluso.
Per sbaglio Sophie incrociò lo sguardo con quello dello stesso ragazzo che qualche tempo prima in una situazione abbastanza imbarazzante. Lei distolse dopo poco lo sguardo e cercò di concentrarsi sui fuochi d’ artificio che coloravano il cielo di Amburgo.
Si sentiva in soggezione e in qualche modo sentiva gli occhi del ragazzo ancora puntati su di lei. Si girò per andarsene. Ormai aveva finito di lavorare e nessuno si sarebbe lamentato della sua assenza. Scese con l’ ascensore nel bar dell’ hotel. Ordinò una vodka. Le serviva qualcosa di forte.
-Ci siamo mai incontrati prima?- le chiese un ragazzo, lo stesso ragazzo da cui era scappata sedendo nello sgabello accanto al suo.
Si sentiva in imbarazzo, ma cercò di farlo notare
. -Forse…- rispose indifferente semplicemente portando il bicchiere di Vodka alla bocca.
Und Jetzt??
To be continued…
Note finali: Lo so fa schifo. Non mi è piaciuto. Spero che a voi piaccia..Baciiii :kiss:

Finalmente potrete dare un volto al personaggio di Sophie
SPOILER (click to view)
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Edited by RaDiO GaGa - 21/4/2011, 14:53
 
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ciottalove
view post Posted on 14/3/2011, 21:05




Siii!!!
Peccato per il sederino della bionda...-.-'
K si diranno???
Continua!!!!
 
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Aneres
view post Posted on 14/3/2011, 21:23




sn troppo curiosa continuaaaaaaaaa!!!!!
 
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th&twilightxs
view post Posted on 15/3/2011, 16:13




La tipa di O.C. ** mi piace!
nono bella... sn curiosa cosa si diranno?
continuaaa!
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 15/3/2011, 16:29




ahah quello che si diranno è un segreto fino al prossimo capitolo
grazie a tutte, ci vediamo a pagina 2...un bacio
 
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RaDiO GaGa
view post Posted on 16/3/2011, 08:20




Ecco un altro capitolo noioso...

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5th Chapter


“We meet somewhere
One night to share
Just You and me
We spread…we seed
Our schedule so natural
Human connect to human
Boy meets girl know what to do
How can I connect to you?
A kiss, a touch
Never enough
So soft, so hot
Don't stop, you start
And test the skills like animal
Let me interact
How can I connect to you?”

Il raggio di sole che penetrava dalla finestra interruppe il dolce sonno di Sophie. Da momento che era decisa a concludere il sonno più tardi possibile, si voltò dall’altra parte. Voleva rilassarsi un altro po’ in dormiveglia. Strano però, lei chiudeva sempre le tapparelle prima di andare a dormire!
Spalancò gli occhi all’ improvviso! Quella non era la sua stanza! Si trovava mezza nuda nel letto di chi??
Cosa aveva combinato quella notte?? Cercò di ricordare ma niente. Nella sua testa c’ era solo un n gran buco nero. L’ ultima cosa che ricordava di aver fatto era di essere nel bar dell’ hotel, aver bevuto qualche drink e aver incontrato di nuovo quel simpaticone di ragazzo che si era ripromessa di non rincontrare mai più.
Che fatalità.
Era risalita nella sua stanza e dopo pochi minuti qualcuno aveva bussato. Poi il nulla.
-Noto con piacere che ti sei svegliata dolcezza!- Tom uscì dal bagno solo con un asciugamano in vita.
Allora aveva passato la notte con lui!!! Qual ragazzo bizzarro.
-Come prima cosa, non chiamarmi dolcezza; poi tu bastardo, hai approfittato di me! Mi fai schifo.- iniziò a urlargli contro, mentre si sedette sul letto e si coprì con il lenzuolo.
-Non mi sembra che questa notte ti facevo schifo.- disse ironico. Iniziò a lanciargli i suoi vestiti lasciati per tutta la stanza. - Tra poco verrà mio fratello e non mi va che ti trovi qui.- le disse mentre si avvicinò per porle le scarpe.
–Sai, lui sostiene il grande amore e se ti trovasse qui inizierebbe con la solita predica.- concluse Tom roteando gli occhi.
Sophie afferrò le sue adorate scarpe. A quanto pareva doveva sgombrare la stanza presto.
-Posso avere almeno 10 min per vestirmi?!-
Sophie iniziò a vestirsi, ma era infastidita dal comportamento di Tom che era rimasto a guardare, immobile.
-Devo vestirmi. Potresti girarti?-
-Niente che non abbia visto-
-Non ricordarmelo, ti prego.- Finì di chiudere la lampo del vestito che indossava la sera precedente. - Dimmi almeno che hai usato precauzioni!-
-Certo. Per chi mi hai preso!? Sono ancora giovane e non voglio figli, soprattutto da una come te che si concede così facilmente!-
A quel punto Sophie non ci vide più e afferrò il vaso di vetro sul comodino e gli tirò l’acqua al suo interno;
anche se sarebbe stato più appagante frantumargli direttamente il vaso in testa e rovinare per sempre quel nasino perfetto. Chi si credeva di essere?!?
Sophie si avvicinò a lui.
-Non sono una ragazza semplice e non mi troverai mai a scopare in una stanza di due metri quadrati come tu sarai solito fare. Tu mi hai fatto bere e abbiamo fatto sesso solo perché ero ubriaca,sai la notte delgi EMA’s io c’ero; e ti ho visto.-
-Ora spii anche la gente.-
-Ero li solo per prendere le mie cose e tornarmene direttamente a casa. Ma il destino ha voluto che io inciampassi, e allora mi sono girata e ti ho visto. Non ti esaltare, perche non sei così importante.- disse Sophie che ormai distava dal pettto nudo di Tom solo pochi centimetri. Che arrogante! Giurò di non toccare più alcool. Era colpa della vodka se si trovava li. Si guardarono per um po' negli occhi, ma nessuno dei due parlò finchè Sophie andò verso la porta della suite da cui usci sbattendo la porta, sperando di non dover più ripetere quell’ incontro.

“ Si, ok. Sono stato un pochino stronzo. Ma pure lei se l’è presa troppo.” Si disse mentalmente Tom. Non lo conosceva? Era famoso in tutto il mondo con la fama di donnaiolo.
Ora si sentiva anche un po’ in colpa per quello che aveva fatto. Si era infuocata subito. E non aveva avuto il tempo di rispondere e difendersi.
Lui che avrebbe voluto rivederla e le aveva annotato il suo numero di telefono su un piccolo foglio di carta. Sperò che non lo avrebbe richiamato, altrimenti lo avrebbe mangiato vivo dopo ciò che era successo.
“ Bel coglione che sono stato” si ripeté di nuovo!" Possibile che quelle più matte le trovo sempre io?"


E da qui iniziarono i guai...

Edited by RaDiO GaGa - 21/4/2011, 14:54
 
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