Tom e Bill Kaulitz sulla copertina de L'Uomo Vogue di ottobre
Fa un certo effetto cogliere lo sguardo incuriosito, stupito, quasi alieno che illumina i bei volti, dalla freschezza ancora adolescenziale, di Bill e Tom Kaulitz, mente e cuore dei Tokio Hotel. È con passo lieve, rispettoso e timido, quasi a non voler disturbare il genius loci, che si aggirano per le sale di Palazzo Biscari, la splendida dimora barocca settecentesca di Catania dove è stato ambientato il servizio fotografico di queste pagine.
Ci si aspetta che questi ragazzi cresciuti troppo in fretta, oggi ventenni, diano tutto per scontato, dall'alto dei milioni di copie di dischi venduti in tutto il mondo - l'ultimo dei quali, Humanoid (Universal), è uscito esattamente un anno fa. E invece no. Si muovono di sala in sala quasi increduli di poter essere qui, oggi. "È un palazzo magnifico, un tesoro artistico: non ci sono posti come questo nel luogo da cui veniamo noi", accenna con un sorriso imbarazzato Bill, riferendosi alla sua città natale Magdeburgo.
Ma è proprio là, in quel villaggio famoso per le sue saline, un tempo parte della Germania dell'Est, che dieci anni fa è cominciata la favola rock dei Tokio Hotel. Già a sette anni i fratelli Kaulitz si davano da fare con chitarre e look stravaganti che attiravano lo sconcerto dei compagni di scuola, dove i due gemelli monozigoti erano visti come veri e propri alieni. Forse non a caso già allora Tom aveva il pallino per gli Aerosmith e il chitarrista Joe Perry, mentre Bill era un grande fan di David Bowie e dell'arte trasformista del Duca Bianco.
Stefania Cubello, da L'Uomo Vogue, ottobre 2010 (n. 414), p. 112-119
In copertina: Per Tom. Frac e camicia, Lanvin; jeans DSquared2; scarpe Hey Day Footwear. Per Bill. Completo Lanvin; papillon Franco Jacassi; gioielli Sevan Bicakci; stivali Rick Owens. Photo by Pierpaolo Ferrari. Fashion editor Robert Rabensteiner.
Source: vogue.it____________________________________________________________________________________
I Tokio Hotel a l’Uomo Vogue: “Non siamo come i fratelli Gallagher”
Dieci anni di carriera all’attivo e un DVD da poco pubblicato – “Humanoid city live” – a documentare l’enorme successo di pubblico che i Tokio Hotel riscuotono, soprattutto nelle loro performance dal vivo. Il DVD è, infatti, la registrazione del concerto milanese del 12 aprile scorso, che Tom Kauliz definisce “una serata magica, in cui tutto è andato per il verso giusto”.
Ma le cose non sono sempre state così facili per i gemelli Kaulitz e a L’Uomo Vogue – che dedica la copertina ai Tokio Hotel, in edicola dal 1° ottobre – raccontano un inizio di carriera non proprio in discesa.
“Era difficile trovare qualcuno che, alla nostra età, volesse mettersi con noi a suonare in una band o condividesse i nostri stessi sogni. Così all’inizio eravamo solo io e Bill” ricorda Tom. Un legame fortissimo, quello tra i due fratelli Kaulitz che condividono proprio tutto: pensieri, casa, amici. “Non ci lasciamo mai” afferma Bill “L’unica volta è stato a scuola, quando la maestra ci fece prendere due classi diverse: l’esperienza più brutta della mia vita. C’è un legame molto forte tra noi ma ci capita anche di litigare e pesantemente.” E Tom incalza: “No, non siamo come i fratelli Gallagher. Non arriviamo mai a quei livelli. Abbiamo due personalità molto diverse e ben definite, anche dal punto di vista dell’immagine. Ma insieme siamo le due facce di una stessa medaglia, unica, forte.”
Source: menchic.itEdited by 'die meg • - 1/10/2010, 18:04