Conny, sei anche qui?? XD che piacereeeee ^^
Benissimo, allora se sono così gradita, posto ancora
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Quarto capitolo: die Ursache aller (la causa di tutto)La mattina seguente, davanti al bar, c’era un gran fermento. Come tutti i giorni, del resto.
Però, quella mattina, l’atmosfera era più movimentata del solito, senza un motivo preciso.
Appoggiato allo stipite della porta c’era Tom, intento a studiare attentamente il colore delle sue scarpe bianche. Di colpo, come se avesse percepito qualcosa, alzò la testa e dal fondo del corridoio vide arrivare il fratello seguito da G&G.
- Ce l’hai fatta!- sentenziò appena Bill gli fu vicino.
- Ero impegnato a sopportare la predica della vicepreside!- rispose l’altro scocciato.
Gustav lo prese ironicamente in giro:
- Guarda caso, sempre te!-
- Ha-ha-ha … Vorrei vedere te al mio posto!-
Da lì i ragazzi cominciarono a parlare del più e del meno, dalla settimana piena di verifiche agli incontri serali con i giornalisti.
Mentre si chiedevano come avrebbero trovato il tempo di studiare, a pochi metri di distanza c’era Michelle intenta ad attirare l’attenzione di Romy, con scarse speranze.
- Sai, quasi quasi eri meglio quando sbavavi dietro a Georg!-
- Sssh! Zitta, Michi!-
Romy era nascosta dietro al muro che separava il corridoio del bar dalla rampa delle scale e non toglieva gli occhi di dosso da Bill.
- Ha delle mani bellissime, non so che darei per toccarle!-
- Questa, ormai, è andata … -
- Ecco, ecco, sta parlando! Che tenero!-
- Ohi! Terra chiama Romy!! La pianti di delirare o no??-
- Oddio, Michi, sta ridendo!! Adesso muoio, adesso muoio … -
- ROMY, SVEGLIATI!-
A malincuore dovette girarsi verso Michelle:
- Uffa, mi lasci sclerare in pace?-
- No! Accidentaccio, non ti riconosco più! Basta una semplice cotta per farti perdere il lume della ragione!-
Romy vedeva, nei suoi occhi, che l’amica non era solo arrabbiata, ma anche preoccupata.
- Michi, come faccio a darti retta? Sono cotta di lui e non capisco più niente, dovresti comprenderlo!-
- Romy, tu non sei cotta. Lui ti piace. E’ diverso.-
Le parole di Michelle la lasciarono di stucco.
- Eh?-
- Tu fai tanta scena del tipo “oddio, Bill è bellissimo, adesso mi sciolgo”, ma lo vedo che in realtà preferiresti tacere.-
- … Uhm, come fai a saperlo?-
- Lo capisco. Quando ieri mi hai raccontato dell’abbraccio e stamattina mi hai detto ciò che hai provato, gli occhi ti brillavano e non riuscivi neanche a smettere di sorridere. Tu lo ami veramente, Romy, non è una semplice cotta. E non c’è bisogno di uno sclero assurdo per capirlo.-
Michelle aveva ragione. Una cotta consiste in una inevitabile ossessione verso una persona, ma quando si ama qualcuno sul serio, basta saperlo senza troppe cerimonie e si è felici.
- Scusa lo sclero, Michelle. E’ che nessun altro mi è mai piaciuto come lui ed è una sensazione nuova per me!-
Le due amiche si abbracciarono brevemente e Michi disse:
- Non fa niente, ma temevo che la situazione sarebbe peggiorata!-
Romy ridacchiò contenta e la sua risatina giunse anche alle orecchie dei Tokio Hotel.
- A proposito dei nostri compagni, che ne dite di Romy?- fece Tom. - E’ un po’ diversa dagli altri, non trovate?-
- Hai ragione, è una persona particolare. Sa il fatto suo anche se non lo dimostra tanto spesso.- rispose Georg.
Bill insistette per metter parola:
- Sì, è vero! Ieri ho passato quasi tutta l’ultima ora con lei in infermeria, è molto simpatica ed è tutt’altro che una sprovveduta!-
- Concordo con Bill, per quel poco che la conosco mi sembra una tipa in gamba!- aggiunse Gustav.
Georg proseguì, appoggiandosi al muro vicino a Tom:
- Cavolo, quando ieri me la sono vista lì svenire mi stavo spaventando. Poi l’infermiera ha detto che era soltanto un calo di pressione, per fortuna!-
- Io, se non fossi stato a chiacchierare con Tom, l’avrei portata in infermeria senza che me lo dicesse il prof!- fece Bill fissando il pavimento imbarazzato.
Gli altri tre si stupirono, Tom in particolare.
- Ma guarda, da quando sei così apprensivo nei confronti di Romy?- domandò il treccinato sornione.
- Non cominciare a pensare male, Tom! E’ un’amica!-
Ma Bill si arrabbiò quando il fratello lanciò un’occhiata furba al bassista e al batterista, che risero guardando il cantante divertiti.
- Bene Romy, oggi voglio insegnarti come puoi trasformarti in umanoide!- disse Flammar come se fosse robetta da niente.
L’erede non credette alle proprie orecchie:
- Che cosa hai detto?? Io … umanoide?!?-
- Certo!- rispose Holly. - E ti assicuro che è uno spettacolo!-
- Accidenti … Non pensavo nemmeno che fosse possibile. Tu lo sai fare, Flo?-
Alla domanda di Romy il leader si asserì.
- Sì. L’ho fatto, una volta. Proprio quando sono diventato leader.-
- Wow! Ma … come mai quella faccia scura? E’ successo qualcosa di brutto quando ti sei trasformato?-
- Già, Romy. E’ stata l’unica volta in cui ho potuto farlo, perché il Codice Umanoide non consente ai leader di trasformarsi. E’ d’obbligo, per loro, rimanere umani per garantire giustizia e sicurezza.-
Romy si appoggiò sul davanzale dell’enorme finestra, fissando Flammar seduto sulla sua inseparabile poltrona, e domandò:
- Scusa, Flo, ma … com’è possibile che io diventi umanoide? Voglio dire … Gli umanoidi sono robot. Io sono un essere umano. Se divento umanoide, dentro di me ci saranno tutti gli ingranaggi sofisticati che hanno loro?-
- Ihihih, no! La tua pelle diventa metallica e interagisce col tuo corpo attraverso i vasi sanguigni, come i normali umanoidi. L’unica differenza tra te e loro sarebbe che tu hai un corpo umano e la pelle metallica, mentre loro, di umano, hanno solo il cuore e l’apparato circolatorio.-
- E a che cosa mi può servire?-
- Molto più di quanto pensi, fidati … -
Sul momento Romy non era tanto convinta.
- Ma adesso basta parlare!- esclamò Holly. - Andiamo a fare un giro?-
- Ok, perché no?- sorrise Flammar alzandosi.
A Romy non sembrava esattamente il momento adatto, ma non disse nulla e li seguì fuori dal palazzo.
Imboccarono la strada principale, che aveva l’aspetto di un larghissimo viale alberato … senza alberi. Al loro posto c’erano delle spesse colonne di ferro simili ai pali della luce.
Romy si guardava bene attorno. Non era mai stata per le strade di quella dimensione. Tutto sommato non era molto diversa dal mondo umano.
- Flammar … Mi stavo chiedendo: cosa ha scatenato questa guerra?-
Flo abbassò lo sguardo, senza rispondere. Romy continuò:
- Io ho sempre saputo che la popolazione è divisa in umanoidi buoni e Convertiti, robot che ce l’hanno con quelli buoni. Ma perché? Non me l’hai mai spiegato e non ho mai voluto essere troppo indiscreta da … -
- E’ stata colpa mia.-
Romy si fermò. Flo aveva appena detto che la causa di tutta quella sofferenza era lui stesso?
- Flo, te l’ho già detto un casino di volte che non è colpa tua!!- fece Holly posandosi sulla sua spalla.
- Se non fosse stato per me, Litio non avrebbe mai scoperto l’esistenza degli Umanoidi!- esclamò il leader.
Romy riprese a camminare, decisa a difenderlo.
- Raccontami tutto, Flo, ti prego!-
A Flammar non restò altro da fare che accontentare la sua erede.
- Ok, in fondo hai tutto il diritto di saperlo … -
Flammar cominciò a raccontare, mentre si incamminavano verso la piazza principale che si vedeva in lontananza.
- Quando ero l’erede e il leader di allora stava per cedermi il suo incarico, decise di insegnarmi a diventare umanoide. Però non ebbe il tempo di insegnarmelo di persona. Così, tornato nel mondo umano, supplicai Holly di insegnarmelo lei. E proprio mentre mi stavo trasformando Litio, un essere umano, mi vide e mi seguì fin qui. Rimase affascinato da questa dimensione e dalla sua popolazione, talmente tanto che volle prenderne il potere. Ma come dice il Codice Umanoide, un leader può essere nominato solo dal leader in carica, dopo essere stato erede.-
- Come una successione, giusto?- chiese Romy.
- Esatto. Nel caso di Litio, che erede non era stato, era necessaria l’approvazione di tutti gli umanoidi, nessuno escluso. Per sua sfortuna le eccezioni ci furono, e anche numerose. Così, quando diventai io leader si infuriò e mandò i suoi seguaci, i Convertiti, a perseguitare gli umanoidi perché cambiassero idea. E così nacque questa guerra … -
- Ma è terribile!- fece la ragazza con una grande angoscia dentro di sé. - E come mai i Convertiti strappano il cuore agli umanoidi buoni?-
Holly rispose:
- Per eliminarli. E spesso usano i cuori per costruire altri umanoidi che la pensano come loro, basta una modifica nei microchip del cervello … Così crescono di numero e si assicurano il successo.-
- Li dobbiamo fermare! Dobbiamo fermare Litio!!- esclamò Romy.
- Magari fosse così semplice … - sospirò Flo. - Nessuno, neanche io, sa dove si trova Litio. Solo alcuni Convertiti privilegiati.-
- E allora io li troverò e li costringerò a parlare!- fece l’erede convinta più che mai.