GLI OCCHI NON MENTONO MAI, attenzione scene HOT

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VALEnataSbagliata
view post Posted on 26/3/2008, 11:21 by: VALEnataSbagliata




mi si era scassato l'adsl.....sorratemi^^

ecco il secondo:



CAPITOLO 2.

Ingranò velocemente un’altra marcia, veloce, verso l’hotel Hilton di Monaco.
Era lì che lui stava, o almeno sarebbe stato per circa una settimana.
La mini rossa ruggiva sotto i comandi di Erwine. Fedele compagna della sua vita,o almeno quello che ne rimaneva. Si poteva voler bene ad un oggetto come ad una persona?
Si nel caso di Erwine. Quella mini rossa era stata l’ultimo regalo che le aveva fatto suo nonno. L’ultima testimonianza che la ragazza aveva che erano effettivamente esistite persone che le avevano voluto bene. Mentre ingranava l’ennesima marcia scese una piccola lacrima sulle guance della ragazza.
Insieme alla macchina ora anche i ricordi correvano veloci.
Come ci si dovrebbe sentire a ricordare a malapena la faccia della donna che ti ha messo al mondo?
Di certo non bene,ma questa era una situazione con la quale Erwine aveva lottato e lottava da anni.
Purtroppo sua madre morì improvvisamente quando lei aveva solo cinque anni.
Di lei rimase solo qualche ricordo sbiadito e il suo profumo. Almeno quelli nessuno poteva portarli via a quella bambina cresciuta d’improvviso.
Dopo la morte della madre,Erwine rimase con il padre,che sconvolto dal dolore per la perdita della moglie e disoccupato,scelse di abbandonare la figlia.
E fu così che da un giorno all’altro il mondo di una bambina di cinque anni che doveva essere pieno di spensieratezza si tinse di grigio.
L’orsacchiotto di pezza che la bambina si portava sempre dietro fu ritrovato nell’immondizia.
Erwine ce lo aveva gettato in una delle sue crisi di pianto. Gli assistenti sociali decisero infine di affidarla nelle mani dei nonni materni.
I due vecchietti accolsero a braccia aperte la bambina;e anche se molto avanti con gli anni decisero di educarla al meglio.
Le insegnarono che la vita va al di là del dolore,che anche quando il fuoco della vita brucia tutto,dalla cenere si rinasce sempre.
Poco dopo il 16° compleanno della loro “piccola” Nene,anche la nonna di Erwine scomparve,lasciando un’incredibile vuoto.
Qualcosa nell’animo della ragazza si ruppe. Era sempre stata una ragazza molto tranquilla,con una ridotta cerchia di amici. Ma dopo la morte dell’anziana donna, l’ennesima persona che le aveva voluto bene morta,in lei scattò qualcosa.
Una voce interiore scavò in lei,non dandole mai pace.
Si convinse che era lei stessa ad essere sbagliata,ad essere pericolosa.
Dunque iniziò a comportarsi di conseguenza. Iniziò a frequentare pub abitualmente,ubriacarsi,e a fumare.
Rimase sempre la ragazza cresciuta dall’amore dei nonni,ma aveva scelto di soffocare il suo dolore in quel modo.
Non passava notte in cui non si domandasse il perché delle sue azioni,il perché dell’ingiustizia della vita accanitasi proprio contro di lei; ogni mattina aveva terribili rimorsi di coscienza quando suo nonno si alzava presto per prepararle la colazione.
Ogni mattina con lo stesso sorriso amorevole le chiedeva se avesse dormito a sufficienza e se fosse tornata tardi.
Disprezzandosi, Erwine rispondeva sempre che era tornata presto,ma in verità tornava sempre tardissimo dalle sue notti brave,dormito poco e niente e fumato come una ciminiera.
Il cuore di Erwine si spezzava ogni volta che era costretta a mentire a suo nonno,ma non poteva certo raccontargli della sua vita.
Non che facesse cose particolarmente gravi,ma quando sai che ti auto distruggi e te ne freghi altamente non ti preoccupi di quello che pensi tu,ma di come potrebbero sentirsi le persone che ami scoprendo quanto tu stia male.
A Erwine non importava di non dormire,non importava di farsi del male fumando,ma moriva solo al pensiero di quello che le avrebbero potuto dire sua madre e sua nonna vedendola.
Già…sua madre. Pensiero fisso,che la tormentava.
Molte persone che la vedevano triste,cercavano di consolarla. Poche c’erano effettivamente riuscite.
Una delle poche fu Amy,la sua migliore amica. La vita si tinse della ragazza si ritinse di colori più vivaci,lasciando spazio a momenti felici.
Grazie a Amy, Erwine conobbe Loris, che la fece rinascere. Erano stati insieme per lungo tempo,e avevano imparato a conoscersi.
Ma il destino aveva riservato altri programmi per la ragazza. Un bel pomeriggio trovò il suo ragazzo a letto con una compagna di scuola. Le tinte dei suoi giorni si rifecero scure.
Un altro colpo a tradimento da parte della vita.
Poi c’era la musica.
Nulla poteva toccare Erwine quando si rinchiudeva nella sua stanza e ascoltava la sua musica.
Dalla morte di sua nonna Erwine aveva iniziato ad ascoltare una band,i Tokio Hotel,e da allora non aveva mai smesso di ascoltarli.
Quei suoi coetanei riuscivano ad esprimere con la musica tutto il disagio interiore che lei provava.
Poi arrivò la maggiore età.
La mattina del suo 18° compleanno suo nonno le regalò quella bellissima mini rossa. Fu l’ultimo regalo che quel grande uomo riuscì a farle,quindici giorni dopo si spense.
Se ne era andata anche l’ultima persona sulla faccia della terra che le aveva voluto bene. Era rimasta sola.
Da allora era passato circa un anno, e dopo essersi diplomata, Erwine decise di vivere grazie al patrimonio lasciatogli dai nonni e la madre.
Scelse di vivere senza mai fermarsi,per aiutare quei bambini che come lei erano stati abbandonati dalla vita; e poi c’erano loro,i Tokio Hotel.
La ragazza decise anche di seguire i loro spostamenti,coniugando la musica alla sua missione.
Mentre ricordava la sua vita,su quella macchina che era diventata il suo fedele mezzo di trasporto,scesero altre lacrime.
Ormai la ragazza era quasi vicina all’hotel,quasi vicina a quella persona che seguiva silenziosamente da un anno.

[continua]
 
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886 replies since 17/3/2008, 15:20   17954 views
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