Kampf der Liebe (Ich bin Humanoid), Da una parte una battaglia d'amore, dall'altra una guerra per la libertà. Eppure di storia ce n'è una...

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ciottalove
view post Posted on 2/11/2010, 21:05




che dolci Bill e Romy!!!!! Vai Tom così si fa!!!!!!! :pon: stupenda!!!! posta presto il secondo capitolo!!!!
 
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ELIOTbynight
view post Posted on 6/11/2010, 18:10




Ok ok, posto =)
Ciotta, che intendi per secondo capitolo? Dove sei arrivata??
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Tredicesimo capitolo: ein Stück Metall (un pezzo di metallo)


Nella dimensione umanoide era notte fonda. Per le strade non c’era anima viva. A parte naturalmente il trio che avrebbe dovuto presto salvare quel popolo.
- Andate avanti, ragazze, vi copro le spalle.- sentenziò Flammar appena arrivò davanti alla ferramenta.
Senza rispondere Romy, trasformata in umanoide, sollevò la saracinesca con la sola forza delle dita e Holly entrò nella serratura, aprendo la porta.
In perfetto silenzio le due entrarono seguite dal leader e raggiunsero in fretta la botola nel retro.
- Dunque, ragazze mie. Se non sbaglio avevate accennato ad una chiave che però non avevate trovato … -
- Ah Flo, non c’è tempo per queste sciocchezze!-
E senza pensarci più di tanto Romy afferrò l’anello della botola e tirò forte, scaraventando via dal pavimento un quadrato di legno che faceva da coperchio.
- Accidenti, Ro, che ti è preso??- fece Holly sorpresa.
L’altra rispose, con un sorriso:
- Da quando mi sono messa con Bill mi sento più forte di un leone!-
- Aaah, alla fine ce l’avete fatta? Sono contento!!-
- Grazie, Flo … Ma adesso abbiamo altro a cui pensare … -
Detto questo i tre guardarono dentro il buco nel pavimento. Era buio e non si riusciva a vedere nulla.
Senza distogliere lo sguardo da lì Romy afferrò il polso destro e girò una rotella, accendendo una lampadina sul dorso della mano.
- Guardate!- fece lei. - Sembrerebbe un tunnel … -
Holly si mosse verso l’imboccatura, dicendo:
- Che dite, entriamo?-
- Andiamo, forza!- le incitò il leader.
La prima a scendere in quel tunnel leggermente in discesa fu Romy, che si sedette come se fosse su uno scivolo. Si diede un po’ la spinta con le mani, poi si girò ed incitò gli altri due a seguirla.
Guidati dalla lucina emanata dalla mano di Romy, i tre si inoltrarono a gattoni nel tunnel in perfetto silenzio per un tempo interminabile.
Dopo una curva Romy notò che partiva una scala di ferro che terminava in alto con una specie di tombino.
- Ragazzi, forse siamo arrivati … - disse appena la vide.
Holly la superò e svolazzò fin sotto al coperchio.
- Vediamo dove siamo, allora!-
Romy spense la lucina e si allungò fino al primo scalino.
- Flo, ci sei?-
- Certo, vi sto dietro!!- rispose lui.
Dopo essere saliti Romy sollevò il coperchio del tombino e appena fu aperto Holly uscì fuori.
Quando anche la ragazza mise fuori la testa spalancò gli occhi. Un grande prato verde e tanti alberi in lontananza si estendevano davanti a lei.
- Ma siamo nel Parco dei Circuiti!- esclamò Holly volando in giro.
Romy fece, uscendo dal tombino:
- Il Parco dei Circuiti? Certo che avete dato un nome robotico proprio a tutto, eh?-
- No no, Romy!- disse Flammar sollevandosi con le braccia sul bordo dell’uscita. - Questo parco deve il nome alle piste automobilistiche presenti al suo interno!-
- Davvero?- chiese lei guardandosi intorno.
Holly si posò sulla sua testa:
- Già, guarda alle tue spalle!!-
Con grande sorpresa Romy vide un grande muro, sulla cui cima spuntava una ringhiera.
Flammar spiegò:
- Siamo proprio dietro al Circuito SKL, usato solitamente per le corse agonistiche di go-kart. Invece, dall’altra parte del parco c’è il Circuito TGB, utilizzato per le corse motociclistiche.-
Romy fece un’espressione di ammirazione ed osservò:
- Tipi sportivi, gli umanoidi … Complimenti!!-
- Sì, ci piace divertirci con lo sport! - disse Holly.
Romy cominciò a camminare per aggirare la pista e vederla dalla parte dell’entrata anziché dalla parte degli spalti.
- Mi fa piacere che gli umanoidi amino divertirsi così … ma perché il passaggio conduce qui?-
- Bella domanda.- rispose Flo con tono freddo. - Entriamo nel Circuito e cerchiamo indizi.-
In poco tempo Flammar, Romy e Holly erano nel Circuito. Attraversarono rapidamente il corridoio d’ingresso, sorpassarono la biglietteria e in un batter d’occhio erano fuori sul bordo della pista.
- Accidenti, guardate!!- esclamò Holly.
Sugli spalti più in alto c’erano cinque Convertiti che chiacchieravano e i tre tornarono immediatamente dentro il corridoio per sbirciare dalla porta di vetro.
- Che cosa ci fanno loro qui?- si chiese Flammar sorpreso.
Romy rispose:
- Non è da escludere la possibilità che si ritrovino in questa pista tutte le notti, o perlomeno piuttosto spesso.-
- Mi domando che cosa si stiano dicendo … - fece Holly appoggiandosi sulla spalla di Flo con espressione sospettosa. - Secondo me tramano qualcosa di poco rassicurante!-
Romy non commentò, si limitò ad osservare i Convertiti più seria che mai.
Improvvisamente si sentì un lontano rombo di motore. I Convertiti si alzarono per andare a bordo pista, mentre Romy, Holly e Flammar si girarono verso il cancello, riservato all‘entrata dei veicoli, da dove proveniva il rumore.
In breve quel suono si fece più forte e quasi subito si scorse arrivare un kart nero dalla curva più lontana della pista a tutta velocità.
- Oh, no … ragazze, è lui.- fece Flo precipitoso. - Dobbiamo andarcene di qui!-
- Cosa??- esclamò Romy. - Non dirmi che in quel kart c’è … -
Tacita, l’erede osservò la figura metallica uscire dalla vettura e togliersi il casco.
Con sua grande sorpresa, non era umano. Aveva un lucente cranio grigio scuro e non era affatto come gli altri Umanoidi. Lui non assomigliava ad un essere umano, lui era un vero e proprio automa, un robot nel vero senso della parola. Sembrava quasi un giocattolo. Assolutamente e artificialmente disumano.
- Litio!- mormorò Romy con un filo di voce tremante. - C-credevo che … -
- … che fosse umano?- rise amaramente Flammar. - Non più. La sua ossessione per la robotica avanzata degli Umanoidi lo ha spinto a trasformarsi quasi completamente in una macchina. Dovrebbe solo sostituire gli occhi e l’apparato circolatorio, allora sarebbe un autentico pezzo di metallo. Molto ben costruito, ma lo sarebbe.-
Un pezzo di metallo …”

Quelle parole frullarono nella testa di Romy per un po’. Davvero quell’individuo aveva sacrificato tutta la sua vita, la sua esistenza, la sua dignità per essere trasformato in un pezzo di metallo che cammina?
Sarebbe stata tanto curiosa di sapere perché il suo nemico si comportava così. Si promise che presto un giorno gliel’avrebbe chiesto direttamente.
- Dobbiamo andare, prima che ci scoprano.- suggerì Holly. - Litio è dotato di un radar speciale situato nel cervello e riesce a percepire quante persone ci sono nei paraggi e dove.-
Flammar cominciò a girarsi cautamente per uscire:
- Allora filiamocela, ragazze.-
Vedendo che invece Romy rimaneva immobile a fissare Litio discutere con i suoi adepti, Holly la tirò per una ciocca di capelli:
- Muoviti, piccola bambina curiosa che non sei altro! Glielo chiederai quando l’avrai sconfitto!!-
Imprecando contro la libellula e il suo potere speciale, si lasciò trascinare verso l’uscita.

- E così abitate qui?-
- Già. Vuoi salire?-
Romy si girò verso Bill, spiazzata dalla domanda.
Subito la sua mente cominciò a vagare. Cosa sarebbe successo se fossero saliti su nell’appartamento dei gemelli? Bill avrebbe forse trovato un modo per rimanere solo con la sua ragazza, probabilmente, e se Tom non sarebbe arrivato ad interrompere il loro momento di intimità lui e Romy avrebbero …
- C’è tuo fratello?- chiese lei prima di acconsentire.
- A dire il vero, non lo so.- fece il cantante pensandoci sopra un attimo. - Non ricordo se oggi aveva degli impegni … -
- Va bene, se vuoi vengo su!- si decise infine Romy.
- Mmh, Ro? Che ti prende??- domandò Bill sornione. - Hai avuto un altro dei tuoi momenti di illimitata fantasia, vero?-
La ragazza arrossì e cominciò a giocare con gli indici, guardandolo di sbieco.
Bill ridacchiò:
- Dai, voglio solo stare un po’ con il mio amore senza sguardi di fuoco addosso … - disse lui mettendole un braccio sulle spalle.
Romy gli schioccò un bacio sulle labbra e fece:
- Non ho forse detto che vengo su? Andiamo, mostrami la strada!-
Con un sorriso Bill prese Romy per mano e aprì il portone.
Nell’ascensore lei lo fissava con occhi raggianti. Da quando stavano insieme lui era decisamente più felice. Ripensò a tutte le interviste in cui Bill parlava dell’importanza del vero amore, di quando diceva che sperava in un colpo di fulmine, perché la ragazza della sua vita doveva riconoscerla al primo sguardo.
Con Romy ci aveva messo due, tre mesetti. Ma ne era valsa la pena. Romy riusciva a capirlo quasi come Tom.
“Quasi, già. Spero che Tom non si ingelosisca troppo, ihih!”
L’appartamento dei gemelli era come Romy se l’aspettava: nulla di così speciale, ma accogliente e anche ordinato. Opera di Bill sicuramente.
- Ti piace la nostra tana?- domandò il cantante appendendo i cappotti sull’attaccapanni nell’ingresso.
- Certo, è molto carina!! Dov’è la vostra camera?-
Lui rispose, sorridendo furbetto:
- Di qua … -
E camminò verso la stanza sua e di Tom, mentre Romy lo seguiva.
- Siete proprio dei ragazzini!- commentò lei sedendosi sul letto del chitarrista e guardandosi intorno.
Infatti la stanza dei gemelli Kaulitz era la stanza di due adolescenti scatenati e ribelli. Poster dappertutto, qualche maglietta appoggiata malamente su una sedia o da qualsiasi altra parte e altri piccoli ma evidenti particolari di quella parte ancora infantile presente negli spiriti di Bill e Tom.
- Accidenti, Tom doveva mettere in ordine stamattina!!- esclamò il moro scocciato. - Toccava a lui e come sempre se n’è fregato! Vabè che tra sei mesi dobbiamo andarcene, ma esagera!!-
La ragazza si alzò:
- Dovete andarvene??-
Bill prese una delle magliette di Tom che debordavano dal cassetto e la mise a posto, mentre rispose:
- Appena finisce la scuola, se non abbiamo problemi, partiremo per Londra a progettare il palco del nostro nuovo tour e a fare le prime prove … Il successo di “Humanoid” è a dir poco strabiliante!-
Romy era entusiasta e lo tirò verso di sé facendolo sedere con lei sul letto.
- Sono davvero fiera di voi! Il vostro nuovo album sta avendo un effetto straordinario sulla gente!! Sono tutti molto entusiasti, anche se dalla gente che frequentiamo a scuola non si direbbe … -
- Già, immagino. Siamo finiti proprio nella scuola che odia i Tokio Hotel!!- fece Bill ridendo. - Ma a me basta avere te, Romy … Senza di te e senza i TH sarei già saltato giù da questa finestra!!-
Lei lo abbracciò e lui la avvolse cullandola in silenzio per qualche decina di secondi.
- Voglio che questi sei mesi passino più lentamente possibile.- sussurrò Romy. - Mi mancherai tantissimo ... E anche gli altri, ovvio!-
Bill si girò verso di lei:
- Rimarremo sempre insieme, ricordatelo … -
E senza aspettare un altro istante la baciò dapprima dolcemente, poi sempre con più passione fino ad afferrarle lievemente il collo con le mani.
Romy stava per prendergli i fianchi e farlo sdraiare, quando …
 
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ciottalove
view post Posted on 6/11/2010, 21:40




CITAZIONE
Ciotta, che intendi per secondo capitolo? Dove sei arrivata??

Scusa!!!!:) ho sbagliato a scrivere!!!! Ad una certa ora il mio cervello non connette più...
Apparte questo... Waaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!*-* Stupenda!!Che cosa succede?? Entra qualcuno?? Posta prestissimo!!!!!:)
 
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AirinVein
view post Posted on 7/11/2010, 10:39




ecco e ora?? continua ti prego !!!
 
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ELIOTbynight
view post Posted on 15/11/2010, 16:48




Scusate il ritardo xD Ora vado avanti!!!
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Quattordicesimo capitolo: Vorbereitungen (preparativi)


- … Ehi, non sul mio letto!!!-
Bill e Romy si staccarono e rivolsero un’occhiataccia al chitarrista. Quest’ultimo, imperterrito, continuò:
- Potete fare tutto ciò che volete, anche sesso se vi va … Ma non sul mio letto adorato!!-
La ragazza ridacchiò prendendo in considerazione l‘idea almeno un po‘, mentre il cantante domandò:
- Piuttosto, tu dove sei stato finora?-
- Ero al bagno!- fece Tom.
- Come in bagno?? Non ce ne siamo minimamente accorti!- disse Romy stupita.
Il treccinato sorrise intenerito guardando il gemello.
- Non ho mai visto Bill così felice.-
Il moro dapprima fu sorpreso, poi sorrise dolce abbracciando la ragazza.
Tom proseguì:
- E non voglio certo rovinare la sua felicità … Devo ringraziarti, Romy. Hai reso mio fratello il più fortunato del mondo!-
Bill cominciò a dare a Romy dei teneri bacini sul collo, mentre lei disse, stringendosi di più al crestato:
- Prego, Tom. Anche io vi sono grata, sapete? Finalmente anch’io mi sento davvero felice.-
Il chitarrista sorrise ancora di più e si appoggiò allo stipite della porta osservando il fratello sempre più rapito dalla ragazza, che cominciò a baciarlo a sua volta.
“Però, in fondo se la cava bene!!” pensò ridacchiando tra sé Tom girandosi per togliere il disturbo.

Il mattino dopo a scuola Bill arrivò stranamente in orario. Nell’intervallo Romy chiese a Tom se ci fosse un motivo specifico e lui, sorridendo, le aveva risposto che il fratello non sopportava l’idea di lasciarla quasi da sola in classe alla prima ora, perciò voleva arrivare puntuale per stare con lei.
- Non posso crederci … Ma deve aver perso un po’ di sonno, ha detto che ci mette circa un’ora per prepararsi completamente la mattina!-
- Già, a momenti si addormentava con la piastra in mano, sai?- rise il chitarrista. - Ma una bella bruciatura sul dito lo ha svegliato e in pochi minuti era già pronto. Ha dovuto persino aspettare me!!-
Romy si girò verso di lui, seduto al suo banco con Georg e Gustav vicino.
Sorrise dicendo:
- Si è anche bruciato il dito? Sono senza parole!!-
Tom si sedette pigramente sulla cattedra.
- Da quando vi siete messi insieme non lo riconosco più! Però mi diverto troppo, a volte combina di quelle cavolate … -
- Del tipo?- inarcò un sopracciglio lei.
- Si rovescia l’acqua addosso mentre beve, perde il cellulare in giro per casa e dopo ore e ore di ricerca mette le mani in tasca e lo trova … Insomma, ha sempre la testa tra le nuvole a forza di pensare a te!-
La ragazza arrossì e ridacchiò al pensiero di un Bill distratto che con aria sognante cammina per strada sussurrando il nome di Romy tante volte e dopo solo qualche passo sbatte contro un palo.
- Tom, vieni qua! Voglio sapere cosa ne pensi dell’idea di Gustav!!- esclamò il cantante che quel giorno aveva i capelli lisci decorati con delle estention bianche.
Tom si alzò e salutando Romy con la mano disse:
- Il fratellino chiama! Forse si tratta del nuovo tour … -
Romy si sedette sulla cattedra al posto del chitarrista e li guardò da lontano. Non sentiva cosa dicevano, ma vedendoli così uniti la fece sentire fiera.
- Bene, allora è deciso: ai lati del palco ci saranno due scalinate!!!- fece Bill raggiante. - Stasera chiameremo Misty per comunicarle l’idea!-
Georg batté una pacca amichevole sulla spalla del batterista.
- Bravo Klaus, quest’idea è eccezionale!-
- Grazie, spero che piaccia anche alla nostra designer!-
Anche a distanza, i Tokio Hotel collaboravano con la nota set designer londinese Misty Buckley per costruire il palco del loro nuovo tour, che sarebbe cominciato appena possibile subito dopo la fine della scuola. In quel momento i giovanissimi musicisti dovevano assicurarsi il diploma, poi avrebbero pensato al resto.
Tom prese una sedia e si mise davanti al banco di Bill, per poter parlare più tranquillamente con gli altri membri del gruppo. Poco per volta, in quei mesi, nascevano idee su idee per l’esecuzione live dei nuovi brani, la scelta delle città e le date in cui suonare e i costumi di scena, che sarebbero poi stati realizzati successivamente in collaborazione con Dean e Dan della nota griffe DSquared.
Romy incrociò improvvisamente lo sguardo di Bill e gli mandò un bacio con la mano. Lui le sorrise dolcemente e ricambiò il bacio con due dita.
Fece un sospiro sognante e pensò quando, a fine primavera, avrebbe visto il suo Bill in azione sul palco del nuovo tour. Si lasciò per un momento cadere con la schiena all’indietro, ma tanto bastò per farla trasalire quando vide nell’angolo della lavagna il segno dei Tokio Hotel. Subito si raddrizzò, ma quando scese dalla cattedra per vedere meglio, il simbolo era scomparso. Cominciò a sudare ed avvertire una vaga sensazione di caldo.
“Holly!” pensò avvicinandosi alla finestra.
La aprì e con grande sorpresa vide la libellula appoggiata sul davanzale, che la salutò.
- Buongiorno, eroina dei robot!!-
- Siamo in vena di complimenti, oggi?- rispose la ragazza mettendo i gomiti sul davanzale interno.
La piccola amica sembrò accucciarsi e fece:
- Diciamo! Da noi tira un’aria vivace di recente … Si cerca di stare ancora più all’erta, perché gira voce che Litio abbia sguinzagliato un sacco di Convertiti alla ricerca dell’erede!!-
- Mi stanno cercando?!?- sbottò Romy tappandosi poi la bocca per aver alzato troppo la voce.
Mentre l’erede si guardava intorno per capire se qualcuno l’avesse sentita, Holly disse:
- Non c’è da preoccuparsi, abbiamo passato periodi peggiori. Una volta si è sparsa la voce che Flammar rischiasse la vita! Ma si sa, la paura popolare crea un sacco di voci false! E’ così anche qui?-
- Sì, è così anche nel mondo umano.- sospirò Romy riappoggiandosi al davanzale. - Però gli uomini sono più infami!!-
- Uh, spero allora di non averci troppo a che fare, ihihih!-
L’altra sorrise divertita, poi domandò:
- Flammar sta bene?-
- Sì, lui sta bene … e vuole parlarti appena puoi.-
- Davvero?-
- Già, credo che riguardi ciò che abbiamo visto al circuito SKL. Litio e i suoi stanno tramando qualcosa di losco … -
La ragazza si fece seria e inconsciamente puntò lo sguardo davanti a sé pensierosa, mentre Holly la osservava in silenzio.
La campanella suonò e Holly si alzò sulle zampe, salutando Romy.
- Beh, allora ti lascio. Ero venuta solo per dirti che Flo vuole vederti. E se mi è concesso un consiglio … Prima lo vedi, meglio è: non sembra affatto tranquillo!-
- D’accordo. Stasera stessa vieni e portami da lui, ok?- fece Romy staccandosi dalla finestra e cominciando a dirigersi verso il suo banco.
- A stasera!!- mormorò Holly prima di svanire in uno sbuffo vaporoso.
- Ro, tutto bene? Hai un’aria strana … - disse Bill con la borsa in mano in procinto di uscire dalla classe.
Lei prese lo zaino e con un sorriso fece sparire la sua espressione preoccupata.
- Nulla, nulla. Solo un po’ di stress. Questa scuola è assurda!-
L’altro rise e uscendo dall’aula le mise un braccio sulle spalle.
- Già, non vedo l’ora di finire l’anno scolastico! E poi … in giro per l’Europa per l‘“Humanoid City Tour”!!-
Romy sobbalzò al nome scelto per l’imminente tournée della band e subito chiese:
- Hai detto … Humanoid City?? La Città Umanoide?!?-
- Esatto! E’ la stessa cosa che ci ha ispirati per il nostro album … - rispose Bill iniziando a scendere le scale. - Questo tema ci sta affascinando sempre di più! Carina come idea, no?-
Romy era entusiasta e con grande gioia disse:
- Carina? E’ un’idea strepitosa!! Sono convinta che sarà un successone unico!-
Gli altri tre membri del gruppo apparvero alle loro spalle e Georg fece lusingato:
- Grazie! Penso che sia il più bel tour che abbia mai potuto immaginare!-
- Sarà in assoluto il più spettacolare che abbiamo mai fatto!!- aggiunse Tom. - Ma non ti anticipiamo nulla, carissima Romy! Sarà una sorpresa!!-
Subito la ragazza pensò che in realtà non sarebbe stata completamente una sorpresa: in fondo era già stata in una “Humanoid City” …

- Durch das Feuer kalt und einsam, Flammen führen mich zu dir … -
Nel tardo pomeriggio il gruppo si era riunito nello studio di registrazione all’ultimo piano del condominio dove vivevano. Avevano tutti bisogno di suonare un po’, sia perché ne avevano voglia sia perché forse sarebbero fiorite nuove idee per il tour.
- Den Kampf der Liebe … Liebe … Liebe!-
La canzone terminò con una bellissima sfumatura di Tom fatta con la chitarra elettrica e un sospiro di soddisfazione da parte del cantante.
- Mi è piaciuta molto suonata così!- fece Gustav facendo roteare la bacchetta. - Però non ne sono ancora convinto … -
Erano tutti d’accordo con il batterista. Mancava qualcosa che avrebbe reso quella canzone una delle migliori suonate dal vivo!
Tom si sedette su uno sgabello accanto a Bill, che appoggiò il mento sul microfono sistemato sull’asta e fece:
- Se solo Romy potesse sentirla in questa particolare versione! Gliela dedicherei volentieri!!-
- Eh no!- disse Georg appoggiando il basso al muro. - E’ una fan esattamente come le altre e dovrà essere una sorpresa anche per lei!!-
Bill si alzò e si avvicinò alla finestrella che dava sulla strada.
- Lo so, ma in qualche modo ritrovo la nostra storia nelle parole di questa canzone! E‘ come se da sempre avessimo combattuto una battaglia per poter stare insieme … -
Gli altri si guardarono senza rispondere.
Tom, isolandosi completamente dal resto, cominciò a pizzicare le corde della chitarra velocemente, fermandosi ogni tanto per rivedere la sequenza delle note.
- Cosa fai?- domandò Bill avvicinandosi a lui.
- Sssh!!!- lo zittì lui.
Dopo qualche secondo di silenzio cominciò a suonare, concentrandosi notevolmente sul movimento delle dita. Era talmente concentrato che gli altri tre non osarono interromperlo, con espressioni incredule. Quando Tom fece un gemito di sforzo e finì di suonare, Georg e Gustav applaudirono meravigliati e Bill gli chiese:
- E quello … che cos’era?? Diavolo, era stupendo!!!-
Il chitarrista sorrise scostandosi alcune treccine dietro le spalle e ringraziò:
- Giuro che questa cosa mi è uscita solamente adesso. E’ venuta fuori così … senza preavviso!! Sono felice che vi piaccia!-
- Ecco il tocco che mancava!!- disse Georg. - Mettiamolo alla fine della canzone: rende di più l’idea!-
Bill si mise vicino al gemello e lo cinse con un braccio.
- Ah, fratellone, sono fiero di te! Questo assolo è fenomenale!!-
- Ihih, grazie! Visto che le idee migliori vengono sempre a me??-
Con lo stesso braccio che cingeva le spalle di Tom, il cantante gli diede una lieve spinta abbastanza sufficiente per farlo quasi cadere dallo sgabello, mentre si alzava una calda risata generale.
 
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ciottalove
view post Posted on 15/11/2010, 19:37




Che dulze Tommolo!!!!!!!!
Semplicemente meravigliosa... :D Posta al più presto il prossimo chappy!!!!!
 
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AirinVein
view post Posted on 16/11/2010, 15:41




muahahah bill che si addormenta con la piastra in mano !!
continua ti prego!
 
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ELIOTbynight
view post Posted on 20/11/2010, 16:22




Andiamo avanti? ^^
La situazione si fa incandescente!!
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Quindicesimo capitolo: der Feind (il nemico)


Flammar tremava come una foglia, raggomitolato su se stesso seduto sul bordo del letto. Holly volava a destra e a manca nervosa, mentre Romy stava seduta dall’altra parte del letto fissando il leader preoccupata.
Si trovavano nella camera di Flo, al piano superiore del suo palazzo. Stava avendo un’altra crisi di panico nel giro di una settimana: un insieme di frenesia e paura si trasformava spesso nella perdita del controllo del proprio corpo di cui Flammar soffriva. Respirava a fatica, mormorando parole incomprensibili, mentre teneva la testa sulle ginocchia e gli occhi spalancati.
Holly lo guardava arrabbiata e gli svolazzava attorno, come se si stesse trattenendo dal fare un urlo. Invece l’erede lo stava a guardare senza fare nulla.
Comprendeva benissimo la situazione. Flammar era sempre stato una persona fragile e sensibile e tutta quella storia di Litio, della guerra ecc … lo stavano provando sempre di più. Il suo corpo non avrebbe retto a lungo uno stress simile.
All’improvviso Holly si fermò davanti a lui appoggiandosi sullo schienale di una sedia.
- Flo, insomma! Vuoi deciderti a smetterla?!?-
Romy non capiva come mai la libellula era così alterata e fece:
- Ma che cosa gridi?? Lo spaventi di più se fai così! Lascia che smetta da sé!!-
- No, Romy! Mi dà fastidio il fatto che si lasci prendere dal panico senza reagire! Il corpo è suo e dev’essere benissimo in grado di controllarlo! Non può continuare in questo modo una crisi dopo l’altra!!- esclamò Holly. - Flammar, reagisci! So che puoi farlo!-
- Magari … fo-fosse così s … sem-plice!- balbettò lui a fatica tra i singhiozzi.
Cominciò anche a piangere e Romy non voleva che la situazione peggiorasse.
- Holly, per favore, lascialo stare! Non devi forzarlo, deve partire tutto da lui stesso!! Ti prego … vieni via … -
Sotto lo sguardo supplichevole ed apprensivo della ragazza, la libellula sospirò e si allontanò volando verso la porta. Romy si alzò e prima di uscire gli rivolse un’altra occhiata preoccupata. Lui la guardò con occhi pieni di terrore.
- Se hai bisogno di noi siamo qua fuori nel corridoio … - fece lei. - Non ti lasceremo mai solo, ricordatelo!-
Flammar annuì leggermente, asciugandosi una lacrima.
Anche lui aveva capito che Romy aveva ragione, lei e Holly volevano solo il suo bene. Chiuse gli occhi e sdraiandosi lentamente sul letto cercò piano piano di calmarsi.
Chiusa la porta, Holly e Romy si scambiarono delle occhiate d’intesa e sospirarono.
- Gli passerà presto … Ha solo bisogno di rilassarsi.- disse la ragazza.
Holly annuì, appoggiata alla ringhiera della grande scala a chiocciola che portava di sotto.
Il violento ed inaspettato sbattere del portone le fece sobbalzare. La ragazza si affacciò, ma da lì non vedeva cosa fosse successo.
- Cos’è stato??- disse Holly decollando.
- Aspetta!- disse Romy fermandola con un gesto della mano. - Rimani qui con Flo … vado io!-
Romy cominciò velocemente a scendere le scale, ma quando arrivò sulla cima dell’ultima rampa, che era proprio di fronte all’ingresso, si immobilizzò.
Davanti a lei, sulla porta, c’era proprio lui. Il nemico che tanto desiderava incontrare, il responsabile di quella brutta guerra.
- Litio … - mormorò attonita.
Egli indossava un lungo mantello nero con tanto di un cappuccio che si tolse subito, per lasciar posto al suo cranio lucido. I contorni del viso e del corpo non erano normali; il metallo grigio, quasi nero che lo ricopriva gli dava un’aria cupa e falsa. Litio dava l’impressione di un vero e proprio robot come quelli dei film di fantascienza, per nulla simile ad un uomo.
Guardava Romy con una tale sottigliezza ed una certa insistenza che lei non seppe come reagire.
La ragazza rabbrividì e facendo risuonare la sua voce metallica per tutto l’atrio del palazzo, disse:
- Humanoid … -
In pochi attimi diventò un’umanoide e con sguardo serio e inquisitorio si mise a braccia conserte, aspettando una reazione dal suo nemico.
- Vedo che Flammar ti ha già messo in guardia … - fece Litio con un sorrisetto maligno. - I miei complimenti. Sembri proprio uno di loro.-
Quel vocione metallico sarebbe stato capace di far intimorire chiunque, ma Romy non si scompose e disse:
- Tu no, invece. Hai un aspetto orribile.-
Lui tramutò il sorrisetto in un ghigno e fece qualche passo in avanti, decisamente innervosito.
- Sto cercando di non scaraventarmi su di te per ucciderti, sarebbe troppo facile … Ma a quanto pare ti piace provocare!!-
- Non meriti la mia gentilezza, Litio. Non adesso che sei tu il responsabile di tutta questa sofferenza.-
- E’ colpa del tuo leader, non pensi?- disse il robot ridendo amaramente. - Da quando c’è lui a governare gli Umanoidi non c’è altro che distruzione, in giro.-
- Flammar non ha fatto niente!!!- esclamò Romy scendendo un altro scalino. - E’ solo a causa tua se c’è questa terribile guerra!- continuò poi indicandolo.
Litio si slacciò il mantello e lo buttò a terra, poi arrivando velocemente ai piedi della rampa di scale, disse:
- Bada, non alzare la voce con me!-
Romy non lo ascoltò e proseguì:
- Perché fai tutto questo? Cosa ti ha portato a sacrificare te stesso, il tuo corpo, la tua vita solo per ottenere il potere sugli Umanoidi?? Guardati … sei solo un pezzo di metallo!-
Il nemico premette un tasto all’altezza dello sterno, al centro del petto, e immediatamente sotto i suoi piedi uscirono delle eliche d’acciaio che iniziarono a girare vorticosamente sollevandolo in aria.
- Ne ho già abbastanza di te, Romy! Distruggerò Flammar e tutto ciò che mi ostacolerà dal potere!!-
Per tutta risposta l’erede schiacciò il simbolo dei TH sul collo e gli stivali a razzo si accesero sollevando Romy per aria.
- Prima dovrai passare su di me!-
La determinazione della ragazza fece crescere la rabbia di Litio, che subito si avventò su di lei. Romy riuscì a bloccargli le mani incrociando i polsi davanti al viso. Lui cercava di spostarle le mani per afferrarle il collo, ma lei era fortissima.
- Povera illusa!-
- Sporco ipocrita!-
Romy liberò i polsi e Litio tentò di colpirla, ma lei si scansò e gli diede una spallata contro il muro. Lui reagì prontamente tornando da lei e sbattendola con la schiena sulle scale. Romy era imprigionata e non sapeva come liberarsi, la stretta era troppo forte.
- Non sarai certo tu, sciocca mocciosa, a fermarmi!!- sbraitò Litio bloccando le eliche e immobilizzando le spalle della ragazza coi piedi.
Romy era spaventata e non sapeva più cosa fare.
- Litio, lasciala subito!-
Il robot alzò gli occhi e vide Flammar che dalla cima della scala gli puntava addosso un fucile.
- Flo!!- esclamò felice Romy.
Trovò la forza di scrollarsi di dosso Litio e dopo essersi assicurata che gli stivali fossero spenti, gli diede un fortissimo calcio che lo fece cadere proprio davanti alla porta. Romy scese le scale per continuare il duello, ma si bloccò quando vide che Litio aprì la porta e fuori dal palazzo era pieno di Convertiti.
- Prega di non rivedermi tanto presto, Romy … Potrei seriamente ridurti in un cumulo di segatura!-
- Tu prega invece di riuscire ad arrivare sano e salvo al tuo nascondiglio … Potrei sul serio fermarti e polverizzarti all’istante!-
Con una smorfia di rabbia Litio corse via e in pochi attimi sparì insieme ai suoi seguaci.
- Ro, perché non li segui??- chiese la libellula volando verso di lei.
L’erede rispose, girandosi a guardare il leader e la piccola amica:
- Sono in troppi, Holly. Prego che non si ripresenti qui tanto presto, potreste seriamente lasciarci la pelle, voi due … Flammar, stai meglio?-
Flo sospirò e mettendo giù il fucile appoggiandolo alla ringhiera della scala rispose:
- Appena Holly mi ha detto che ti stavi azzuffando con Litio ho deciso che non posso più lasciarmi vincere dallo stress e dalla paura. E’ vero, tu sei indispensabile per far sì che questa guerra finisca, ma hai ancora molto da imparare e hai bisogno anche di me, di Holly, di ogni umanoide che desideri la pace in questa dimensione. Tutti noi abbiamo bisogno di te, ma anche tu hai bisogno di noi! E’ necessario lavorare in squadra … l’unione fa la forza, no?-
Romy sorrise ed annuì.
- Pensi davvero che Litio potrebbe tornare?- domandò la libellula preoccupata.
- Ne sono certa.- disse la ragazza. - Ha detto espressamente che distruggerà chiunque voglia ostacolarlo … a partire da te, Flo. Promettimi che starai attento, d’ora in poi!-
Il leader fece sì con la testa e disse:
- Te lo prometto!-

La mattina dopo a scuola Romy non aveva testa per seguire la lezione.
Pensava all’inaspettata visita di Litio e al fatto che Flammar fosse seriamente in pericolo.
“Devo proteggere Holly e Flo. Litio farà di tutto per arrivare ai suoi scopi, non posso permetterglielo! Devo trovare Jon, Martin o qualche altro Convertito che conosce il covo del nemico: devo scoprire dove si nasconde e metter fine a questa storia il più presto possibile!!”
- Ehi, tutto bene??- chiese Michelle vicino a lei.
- Sì, sì … E’ che stanotte ho dormito poco!- fece Romy strofinandosi gli occhi.
Ma la bionda non era convinta e fece:
- E’ da un po’ che hai un’aria strana … Che ti succede, amica mia? C’è qualcosa che non va?-
Romy guardò l’amica sorridendo commossa.
- Sei davvero un tesoro a preoccuparti per me, Michi, e ti ringrazio tantissimo. Ma stavolta è solo una tua impressione, sto benissimo! E’ per colpa di Bill se mi vedi un po’ così, forse … Ho sempre la testa fra le nuvole, a forza di pensarlo!-
Michelle sorrise decisamente più tranquilla.
- Meno male!-
Il cantante, seduto al fondo dell’aula, doveva aver sentito ed attirò l’attenzione della fidanzata con un “psst!” facendole l’occhiolino. Lei, seduta di lato poco più avanti, ricambiò lanciandogli un’occhiata languida.
Tom, seduto accanto al fratello, gli fece le corna, ma Bill non se ne accorse minimamente, troppo occupato a fissare Romy incantato. La ragazza rise e quando lui si girò verso il chitarrista, si trattenne dal mollargli una sberla. Ma tornando a guardare Romy, anche il crestato rise, perché anche Michelle stava facendo le corna all’amica. Ro se ne accorse e diede una lieve spinta alla bionda contro il muro.
Il tutto si concluse con il suono della campanella che annunciava il cambio dell’ora e una grande risata generale da parte di tutti.
 
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ciottalove
view post Posted on 20/11/2010, 21:21




O cavolo!!!!!! Ho tenuto il fiato sospeso per tutto il tempo!!!!!
Questa storia si va via via facendo sempre più intrecciata e coinvolgente....:)
Un bell'evviva per la scrittrice!!!!! :pon:
 
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AirinVein
view post Posted on 21/11/2010, 09:41




oddio!! che stronzo litio!!!!
ti prego continua voglio sapere come continua !!
 
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ELIOTbynight
view post Posted on 26/11/2010, 17:16




haha XD aggiorno!!
______________________

Sedicesimo capitolo
eine Träumerin (una sognatrice)


- Oh, per la miseria!-
Davanti a Romy, appena arrivata nella dimensione umanoide nello studio di Flo, c’era un enorme schermo luminoso virtuale, su cui il leader stava lavorando.
Era concentrato sull’enorme tastiera che aveva di fronte, quando sentì l’esclamazione dell’erede e girandosi disse:
- Ehi, ben arrivata! Ci hai messo un po’!!-
Romy non ebbe il tempo di togliersi dalla faccia quell’espressione sorpresa che Holly si fiondò su di lei e svolazzandole attorno esclamò:
- Roooooooomyyyy! Romy, forza, vieni a vedere! E’ fantastico!!!-
La ragazza camminò lentamente verso il grande schermo, mentre Flammar le chiedeva:
- Com’è andato il viaggio?-
- Ehm, bene. Solo che ci ho messo tanto … - rispose lei.
- E’ tutto basato sulla concentrazione: te ne serve di più. Ma è questione di tempo!- fece lui premendo alcuni tasti sul grande tavolo che aveva davanti.
L’altra annuì al consiglio del leader. Aveva appena imparato a trasferirsi da una dimensione all’altra da sola, usando il famoso ciondolo.
- Che cos’è?- domandò poi affascinata.
- Questo è l’ultimo ritrovato degli Umanoidi Tecnologisti, che lavorano nella Fabbrica Automatica, un posto dove costruiscono tutte le macchine e i congegni che fanno parte della vita quotidiana umanoide.-
- Una specie di fabbrica di elettrodomestici e beni meccanici di uso comune?-
- Diciamo!- disse Flo alzando la testa sullo schermo. - Ha oltre un milione di terabyte di memoria ed è direttamente collegato con tutte le telecamere che abbiamo fissato in giro per la città.-
- Telecamere?-
Holly le andò vicino e le spiegò:
- Non possiamo permetterci di perdere di vista Litio e i Convertiti, perciò abbiamo tappezzato la città di telecamerine, delle dimensioni di una biglia, ma molto funzionali! Anche se sono senza audio … -
- Ne avete piazzate nelle piste del Parco dei Circuiti?- chiese Romy seria.
- E’ proprio la zona più sorvegliata!- rispose Flo. - Ora che sappiamo che è il loro punto di ritrovo, dobbiamo tenerlo d’occhio 24 ore al giorno. Ti ho chiamata perché nei giorni scorsi ci sono stati degli sviluppi!-
L‘erede si mise a guardare lo schermo accanto a Flammar:
- Dimmi tutto, ti ascolto!-
Lui premette un pulsante e sulla schermata visualizzò un filmato registrato dalle telecamere del Circuito SKL.
- Osserva. Questi Convertiti stanno parlando di un progetto grande e sofisticato. Vedi come mimano qualcosa di organizzato e ben costruito? Stanno certamente preparando un piano di conquista!-
Romy guardò con attenzione i gesti dei robot. Avevano la tipica espressione di chi ha in mente un’idea geniale e complessa.
- E’ necessario scoprire cosa sta macchinando Litio. E l’unico modo per arrivare a lui è attraverso loro, i suoi seguaci.-
La libellula fece:
- Ben detto! Litio non vincerà tanto facilmente!!-
- Già … - aggiunse la ragazza preoccupandosi improvvisamente. - Ma come possiamo parlare con dei Convertiti? Ci truciderebbero all’istante!-
Flammar distolse lo sguardo dallo schermo, guardò verso la finestra e sorrise.
- Forse so a chi ci possiamo rivolgere … -

Romy era sotto le coperte e cominciava vagamente a sentire il sonno portarla via, quando sentì vibrare il telefonino sulla libreria davanti al letto. Sobbalzò e sbatté le palpebre.
“Chi potrà mai essere a quest’ora?”
Scese ed afferrò curiosa il cellulare.
“Un messaggio?”
Sempre più stupita lo aprì e un sorriso si allargò immediatamente sul suo viso.

Du brauchst die Sucht... kein Gegengift... du willst den Kampf der Liebe... Disturbo, Ro?

SPOILER (click to view)
hai bisogno della dipendenza
nessun antidoto
tu vuoi la battaglia d'amore
Felicissima, si mise seduta sul letto disfatto e rispose subito.

Assolutamente no, Bill! Adesso so di poter dormire bn stanotte, xké tu sarai nei miei sogni... <3 Davvero, cm dici nella vostra splendida “Kampf der Liebe”, nn puoi fare a meno di me?

Non so cosa farei senza di te, amore mio!!! Non sai cm mi sentivo prima di incontrarti... Potrai kiedere a Tom o a Georg o Gustav... Ero 1 straccio! Il pensiero di dover prima finire la scuola e poi continuare la mia carriera musicale mi distruggeva!! Finkè non 6 arrivata tu... <3<3

Romy arrossì, affondando la testa nel cuscino. Poi si mordicchiò le labbra e decise di chiamarlo direttamente.
Al secondo squillo il cantante rispose:
- … Vedo che anche tu non riesci a fare a meno di me!!-
- Non illuderti, diva! Dovresti sapere benissimo che odio parlare per telegrammi … Mi piacciono di più le conversazioni dirette e facendo in modo di poter sentire la voce della persona con cui parlo!-
- Stai dicendo che ho una voce bellissima??- fece lui sornione ridacchiando leggermente.
Lei lo stuzzicò:
- Ma neanche per idea!! Tieni a bada la tua autostima, diva, stai cominciando a somigliare un po‘ troppo a tuo fratello!-
- Ah, ma perché mi chiami diva???-
- Non lo so, molta gente ti definisce così, soprattutto le tue fan del web … Forse perché lo sembri!-
- Ma guarda, questo non me lo aspettavo da te!! Pensavo che la mia fan numero uno mi sostenesse!!-
- Eheheh!!! Sei la diva più romantica, splendida e bella che abbia mai conosciuto e che mai conoscerò, Bill!-
Il cantante arrossì di botto e dovette sedersi sul divano della cucina per non vacillare.
- Romy, io … lo sai che ti amo tanto, vero?-
- Mi sembra ovvio! Com’è ovvio che anche io ti amo … Forse anche troppo!!-
- L’amore non ha quantità, né limiti e né segreti … -
La ragazza sorrise, ma poi si ricordò che in realtà un segreto che a lui non poteva rivelare c’era eccome.
“Chissà se gli dirò mai degli Umanoidi … Sono sicura che sia a lui che ai Tokio Hotel piacerebbe moltissimo vederli, conoscerli, aiutarli. Ma il Codice Umanoide è chiaro: nessun umano, fatta eccezione per l’erede e il leader, deve conoscere l’esistenza della dimensione umanoide e dei suoi abitanti. Peccato, sarebbe favoloso!”
Romy disse, con un sorriso triste nella voce che il ragazzo fortunatamente non percepì:
- Hai ragione, Bill, in amore non devono esserci né confini, né segreti … Ora, però, ti devo lasciare. Voglio addormentarmi perché così posso sognarti, tesoro mio … Buonanotte, Bill. Ti amo!-
- Buonanotte … Romy. Ti amo!-
Con un click sul telefonino per terminare la chiamata, entrambi crollarono dal sonno, lei placidamente sistemata nel letto e lui sdraiato sul divano sotto gli occhi beati del fratello e degli amici.
- Eh, beato lui … - sospirò Tom guardandolo.
Gustav lo prese in giro:
- Anche il famoso SexGott vuole trovare quella giusta, eh?-
- Ma che hai capito???- disse il chitarrista. - Io vorrei invece trovare il modo di addormentarmi così facilmente! Ci sono certe notti che non riesco proprio a prendere sonno, ragazzi!!-
Georg gli diede una leggera sberla sulla nuca, facendolo barcollare in avanti.
- Ma va là!!- esclamò ridendo con il batterista.
Tom li zittì.
- Ssssh!! Svegliate il fratellino, così!-
Sorrise e fece segno agli altri di andare a parlare nella sua camera, lasciando Bill solo con i suoi sogni.

- Holly, ma … che ci faccio qui?-
La ragazza era sdraiata sulle scale del palazzo di Flammar, con la libellula che le volava attorno.
La piccola amica disse preoccupata:
- Finalmente sei sveglia!! Ti ho subito portato qui perché sta per accadere qualcosa di terribile!-
- Cosa?? Devo intervenire!! Dimmi, che sta succedendo?-
- Bill è in pericolo!!-
Romy non credette alle proprie orecchie e spalancò gli occhi spaventata senza dire una parola.
Non ebbe neanche il tempo di realizzare, che dal portone entrò proprio lui, Bill, senza fiato.
- BILL! Bill, stai bene??- fece Romy precipitandosi verso di lui.
Il ragazzo sorrise, immobile.
- Grazie, Romy … Grazie infinite … Grazie di tutto!-
- Che cosa? Bill, che cosa stai dicendo?? Devi andartene di qui, sei … -
L’erede si immobilizzò immediatamente di fronte al cantante, appena notò che era un umanoide anche lui. Faceva impressione, con la pelle metallica e gli occhi luccicanti.
Bill, imperterrito, continuava a mormorare:
- Grazie, Romy, grazie … -
- Ma che cosa … ?? Devi andare via, la tua vita è in pericolo!!-
Prima che potesse succedere altro, Romy vide una mano grigia afferrare il collo di Bill da dietro e cominciare a strangolarlo.
- NOOO!! Lascialo stare, gli fai male!!!-
Romy ebbe un brivido. Aveva già vissuto una scena simile!
Bill, sofferente, si piegava in due gridando dal dolore, mentre dietro di lui apparve Litio, che rideva malvagiamente fissando Romy con cattiveria.
- Lascialo andare!!!- urlò lei precipitandosi ad aiutare il ragazzo.
Tentò di togliere il braccio dal collo di Bill, ma Litio usò la mano libera per colpire l’erede e farla cadere a terra.
- NO! Lascialo andare, lascialo andare … AAAAAH!!!-
Con uno strillo d’aquila Romy si svegliò di soprassalto sudata fradicia. Sotto le coperte respirava a fatica, sbatteva le palpebre ogni mezzo secondo, stringeva la coperta con le mani.
- Bill … Bill … -
Sussurrando ancora terrorizzata il nome del cantante, si mise subito a sedere, togliendosi la coperta di dosso. Velocemente guardò la sveglia della mensola, che segnava quasi le 5 del mattino, e poi si voltò verso la finestra. Fuori era ancora buio e dalle tapparelle passava la luce dei lampioni. Sentì la sorellina nella culla muoversi disturbata, quasi sull’orlo del pianto.
Allora capì. Era stato solamente un incubo.
Si mise la testa fra le mani, respirando profondamente per riprendersi. E la prima cosa che si chiese fu:
“Bill … è davvero in pericolo?”
 
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ciottalove
view post Posted on 26/11/2010, 18:40




Nooooooooo!!!!!!! Ma tu non puoi lasciarmi così!!!!! :piango:
Se Litio prova a fare qualcosa a Bill...:mazza:
Bravissima! Però ora starò in preda all'ansia mentre aspetto il prossimo capitolo.... :cry:
Quindi....Postaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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AirinVein
view post Posted on 30/11/2010, 19:14




si ciao se litio tocca bill ci penso io a distruggerlo !
 
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ELIOTbynight
view post Posted on 4/12/2010, 16:58




Scusate il ritardo xD
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Diciassettesimo capitolo
Die Vergessene (i Dimenticati)


- E’ stato terribile, Holly … Non ho mai avuto tanta paura in vita mia!!-
Romy camminava sui prati del Parco dei Circuiti impallidendo sempre di più al ricordo dell’incubo di quella notte.
- Non preoccuparti, Ro! Io di certo non c’entro, non ti farei mai sognare una cosa simile. So bene quanto tieni a lui. E comunque è solo un brutto sogno, giusto? Potrebbe non significare nulla!-
- Ma allora perché continuo a tormentarmi con l’idea che Bill sia veramente in pericolo??-
La libellula si appoggiò al dito che la ragazza le porgeva e rispose:
- Devi stare tranquilla, ti assicuro che non corre alcun rischio. Non sa niente degli Umanoidi e finché continuerà a non sapere niente sarà al sicuro!-
- Speriamo … -
Il luogo che le due dovevano raggiungere si trovava proprio sotto il Circuito TGB. Si trattava di un rifugio sotterraneo dove stavano i cosiddetti Umanoidi Dimenticati: ex Convertiti, robot difettosi, emarginati e perseguitati. Ogni tipo di umanoide che per varie ragioni era stato costretto a vivere nell’oscurità, senza alcun contatto con l’esterno.
Entrando nel Circuito, Romy domandò:
- I Dimenticati non ci faranno del male, vero?-
- No, non temere.- fece Holly. - Sono degli asociali, ma non dei delinquenti. A loro non interessa far del male alla gente, credo.-
- E pensi che sarebbero disposti ad aiutarci?-
- Flammar ne è sicuro. Non capisco bene il perché … ma sembra piuttosto convinto. Spero di non deluderlo!-
Alla biglietteria della pista c’era un’umanoide bionda intenta a lavorare al pc. Holly si staccò dal dito di Romy per salutarla.
- Giorno, Leonie!-
Leonie si allontanò dal computer e salutò la libellula calorosamente.
- Holly, come va?? Tutto a posto?-
- Sì, grazie … Non c’è nessuno in pista, vero?-
- No, oggi ci solo io: devo sistemare gli appuntamenti e le prenotazioni per la corsa del prossimo mese. E lei chi è? Non dirmi che è Romy?!-
L’erede sorrise ed allungò la mano per stringerla a Leonie, che ricambiò entusiasta.
- Che piacere!! Spero che con il tuo aiuto questa brutta situazione finisca presto!-
- Prometto che farò tutto il possibile! Stiamo andando dagli Umanoidi Dimenticati, adesso. Flammar crede che possano aiutarci.-
La bionda l’avvertì:
- Fai attenzione, allora. Se li fai innervosire non c’è più speranza di convincerli a darvi una mano! L’entrata è nel tombino della terza curva … Ciao ragazze, mi raccomando!-
- Ciao, Leonie!- fece Holly. - Ti farò poi sapere com’è andata!-
Uscite sulla pista corsero fino alla terza curva e Romy si chinò sul grande tombino di cui aveva parlato Leonie.
- Prego!- la incitò la piccola amica.
Senza dire altro la ragazza sollevò il coperchio e cominciò a scendere gli scalini di pietra.
Mentre andavano giù Romy chiese:
- Pensi che debba trasformarmi?-
Holly rispose:
- No, non penso sarà necessario, stai tranquilla.-
Finita la scala si accorsero che diventava sempre più buio.
- Non vedo niente … - mormorò la ragazza. - E fa anche freddo!-
La libellula si appoggiò sulla spalla di Romy leggermente impaurita, mentre l’erede camminava a piccoli passi guardandosi intorno cercando di scorgere qualcosa.
Ad un tratto si sentì afferrare una caviglia. Presa dal panico si fermò e prima che Holly potesse chiederle cos’aveva venne tirata per un piede e trascinata per terra.
- Holly!!!-
- Romy, dove sei??-
Sentiva la voce della piccola amica, ma ormai non la vedeva più. Non vedeva quasi nulla, percepiva solo qualcosa che la stava tirando per una caviglia e sentiva uno stridere di metallo.
- … Lasciami, lasciami subito!! Che cosa vuoi da me??-
Ma chiunque stesse tenendo stretta la gamba di Romy non si decideva a mollare la presa. In lontananza si sentì la voce di Holly che esclamava:
- Romy! Presto, Romy, trasformati!!-
L’erede non perse un attimo e con voce metallica pronunciò:
- Humanoid … -
Subito le mollarono la caviglia, mentre veniva ricoperta dallo strato di pelle metallica che fuoriusciva dal suo ciondolo. Non appena la trasformazione fu completa, Romy accese la lampadina sul polso e si guardò intorno.
- Ma che diav … -
Si mise seduta e guardò ad occhi spalancati ciò su cui stava puntando la luce, di fronte a lei.
- Ro, stai bene? Cos’è successo??- esclamò Holly, che subito le fu vicino.
Ma Romy non le rispose e dopo qualche attimo sussurrò quasi tra sé:
- Che cos’è … ?-
Per terra stava appoggiato un rettangolo di vetro di circa un metro e mezzo per uno, diviso in quadrati più piccoli.
- Assomiglia ad un pannello solare … Cosa ci fa qui, secondo te?- domandò la libellula.
- Non saprei … -
Ad un tratto si sentirono dei rumori metallici, seguiti da mormorii come “ragazzi, è lei, è l’erede!”. Romy si alzò in piedi e puntò la luce a destra e a sinistra.
- Chi c’è? Siete voi? I Dimenticati?-
Improvvisamente si sentì toccare la spalla e si girò spaventata. Puntò la luce e vide un umanoide senza un occhio. Al suo posto c’era un buco da cui si potevano vedere alcuni fili elettrici.
- Oddio!!!- disse lei facendo qualche passo indietro.
- Cosa? Che c’è??- fece l’altro.
La ragazza indicò timidamente il viso del robot:
- Il … il tuo ... -
- Oh, scusa! Si è tolto di nuovo il coperchio!!-
Poi si chinò e sembrò cercare qualcosa per terra.
- Potresti puntare la tua lucetta qui? Non riesco a vedere nulla!-
Romy fece luce per terra e l’umanoide trovò un piccolo quadrato di metallo che subito posizionò sul buco.
- Grazie!! Devi scusare il mio amico, è nuovo di qui e crede che tutti gli estranei debbano morire per non far sapere agli esterni che esiste questo posto, ma non vuole capire che ormai lo sanno tutti! Dev‘essere impazzito … -
- Oh, ehm … Non fa niente … Non avete una qualche lampada o qualcosa con cui far luce? Come fate a vivere qui?-
Dietro a Romy apparve un’umanoide con i lunghi capelli rossi e una gamba amputata, che camminava reggendosi ad un tubo di ferro.
- Il neon non funziona più da tempo … - disse zoppicando verso di lei. - Ormai ci siamo abituati a vivere al buio!-
Holly, appoggiata sulla spalla dell’erede, commentò:
- Mah, proprio non capisco come fate … -
Poco per volta le due vennero quasi accerchiate da umanoidi con almeno un difetto, dal braccio girato al contrario alla pelle metallica che mancava da qualche parte nel corpo.
- Co-come mai ho l’impressione che volete farci del male?- chiese la ragazza guardandosi attorno sospettosa.
- Siamo solo curiosi … - disse un robot con la testa fasciata.
Improvvisamente si accese una grande sbarra bianca, molto simile ad un lampadario, appoggiata per terra proprio dietro allo strano pannello di vetro. Dietro alla sbarra luminosa c’era un robot vestito di grigio, con alcune catene fissate in vita.
- E così tu sei Romy, l’erede di Flammar … - disse serio.
L’umanoide dai capelli rossi esclamò:
- Ehi, Martin, l‘hai aggiustato?-
- Martin?!?- fecero Romy e Holly stupite.
La ragazza si avvicinò a lui e disse:
- Tu sei Martin, uno dei Convertiti privilegiati di Litio!! Che cosa ci fai qui??-
Lui scavalcò la sbarra e rispose:
- Non sto più con quell’orrendo sfruttatore. Mi ha trattato come un giocattolo … Guarda tu stessa!-
Sotto gli occhi impressionati di Romy, Martin mosse le catene che trascinava con sé, attaccate al bacino e alle gambe.
- Ti ha tenuto prigioniero?- chiese lei.
- Mi ha usato. E c’è di peggio! Tanti pentiti come me avrebbero dovuto seguirmi fin qui per rifugiarsi dai Dimenticati, ma sono stati scoperti e fusi all’istante.-
Holly e Romy fecero delle smorfie di dolore solo all’idea.
- Aspettavo la tua visita … E scusa se ti ho afferrata a quel modo, pensavo che fossi qualcuno mandato da Litio!-
- Non ti preoccupare … - disse l’erede.
Mentre Holly faceva loro qualche altra domanda, nella mente della ragazza si stavano accumulando troppe cose. Troppe domande.
Avrebbe tanto voluto sapere cos’era quella strana lastra di vetro appoggiata lì, ma non si osava per paura che non volessero risponderle. Avrebbe tanto voluto scoprire che significato potesse avere il sogno fatto quella notte, in cui Bill sembrava in pericolo. Avrebbe voluto chiedere tante cose, tanti dettagli, tanti chiarimenti ai Dimenticati.
Ma qualcosa la bloccò … e si limitò a fare un urlo liberatorio, zittendo tutti i mormorii che stavano facendo tra loro i robot.
 
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AirinVein
view post Posted on 4/12/2010, 23:13




quanta attesa!!! attesa ripagata però!!
Dai continua ,stavolta veloce xD VOGLIO SAPERE CHE SUCCEDE !
 
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95 replies since 29/9/2010, 15:09   787 views
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