Buon Compleanno

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valls
view post Posted on 31/7/2010, 00:26




sasi *v* io ho sempre e solo lett ff twc, ma questa mi ha incuorisita troppo dopo che ile mi ha detto di leggerla, l'ho letta, e mi sta prendendo molto, perchè è scritta davvero bene e la storia è particolarmente bella, mi piace un sacco *-* poi vabe' ci siete voi due come protagoniste <3 quanto siete bone da 1 a 10?

comunque voglio il 7 capitolo, sasi, subito. *________*
 
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‚terry'
view post Posted on 31/7/2010, 00:58




Ecco Sà sentito? Su su v__v
 
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Sasith90
view post Posted on 30/1/2011, 13:04




Lo so, non posto da una vita, ma come ben sapete lo faccio solo quando sono davvero ispirata ahahahah
Spero comunque vi piaccia, come mio solito l'ho scritto di getto u_u

CAPITOLO 7: NON VOGLIO SVEGLIARMI



Ilenia avanzava decisa davanti a me, con lo sguardo alto, quasi con una paresi facciale.
Io la seguivo, stringendo il mio mignolo nel suo.
Cercavo di mantenere il respiro calmo, non volevo si accorgessero della mia emozione.
E non era semplice.
La luce dei grandi lampadari di cristallo illuminava ogni singolo centimetro del mio corpo, anche quelle imperfezioni che tanto odiavo.
I fianchi morbidi, le braccia che vedevo troppo grosse, il capello che mi già mi sembravan fuori posto dopo l'ora di piastra, tutti particolari che in quell'occasione riuscivano quasi a farmi perdere il senno.
In quel momento la mia unica ragione di vita era cercare di raggiungere parte della perfezione alla quale potevo aspirare.
Soprattutto quando ti trovi davanti un metro e novanta di perfezione maschile alla quale cerchi di tener testa nel tuo piccolo.
E mentre la mia mente si perdeva in criptici ragionamenti, come scegliere il momento perfetto per fuggire in bagno a fare il recap della propria immagine, la perdita di contatto con la mia amica mi riportò alla realtà.
Ilenia era partita fiera verso la zona vegetale del buffet, lasciandomi davanti la tavolata senza punto fermo.
Improvvisamente le pizzette divennero la mia ancora di salvezza.
Dopotutto potevo fingere di star scegliendo la porzione migliore per mantenere la mente preparata.
-I quadratini di tofu te li sconsiglio, non sono un gran che...
Sentii il suo profumo scuotermi come l'aria che autunnale che ti coglie improvvisamente quando culla le foglie fino a terra, un profumo maschile a cui non ero abituata.
Ma il suo tono dolce e quasi impacciato era inconfondibile.
Bill mi guardava mentre arricciava il naso guardando il vassoio incriminato, e prendendo le presine:
-Ecco, questo va di gran lunga meglio... - disse guardando il mio piatto.
Io glielo porsi subito lui ci lasciò cadere dentro quelle due fette di pane con del prosciutto.
Poi prese a sceglierne un altro:
-Prendine uno anche per la tua amica!
-No no, lei non mangia carne! E' vegetariana!
Lo fermai in tempo. Chissà però se avrebbe mangiato una fetta di prosciutto crudo se ad offrirgliela era Bill Kaulitz.
-Vegetariana eh? Anche io voglio diventarlo... anche se ogni tanto ricado nella vita carnivora... ma non dirlo agli altri, loro non lo sanno. Sarà il nostro piccolo segreto, ok? - mi sorrise facendo l'occhiolino.
Bill stava cercando di fare il carino con me.
-Ma certo... - balbettai.
Il suo sorriso si spense. Lo sapevo.
Non riuscivo ad essere spontanea. Ma come biasimarmi? Avrei voluto vedere qualcun altra in quella situazione.
Sarebbe riuscita ad esse lucida?
Ma no cazzo. Io ero Sara. Ero io.
Quella sfacciata, che ride sempre, che ferma sconosciuti per strada per chiedere loro dove hanno comprato la maglia che indossano.
Dovevo farcela.
-Ora attento che ora posso ricattarti... sgancia un milione di euro se vuoi il mio silenzio!- gli sorrisi.
Lui colse lo scherzo e si riprese, sfoggiando quei suoi denti ormai perfetti.
-Bella questa... potrei toglierti però la cena stasera! - rispose indicando il mio piatto e poi guardando la tavolata.
-Ah no. Non puoi permettertelo. Sono un'ospite e perderesti una fan. E io compro i tuoi cd, ti pago il pane quotidiano!
Quella conversazione iniziava a piacermi.
Stava prendendo la piega dei classici scambi di battuta che avvengono tra due amici di vecchia data, quelli che nascono dal nulla.
In quel momento eravamo semplicemente Sara e Bill, due ragazzi che cercavan di scherzare per ammazzare quello che sarebbe stato un silenzio imbarazzante.
-Le fans non sono solo soldi... o almeno per me non è così...
In quell'ultima affermazione notai un tocco di malinconia.
Pensai che non doveva essere affatto facile la vita di una celebrità.
Si voltò a guardarmi, sorridendo nel modo in cui ormai era troppo abituato a fare.
-Hai preso tutto? Possiamo sederci? Tanto poi puoi tornare a prendere tutto quello che vuoi!
Io guardai il mio piatto: era decisamente pieno anche se non ricordavo bene come fosse accaduto.
Annuii e lo segui al tavolo.
L'osservai camminare davanti a me e poi passai ad osservare nuovamente il mio piatto, cercando di ricordarmi di respirare.
Arrivati notai che tutti erano già seduti ai loro posti. Ilenia aveva già iniziato a ruminare la sua insalata e mi aveva sorriso ammiccando vedendomi tornare col cantante.
Fosse stato per lei avrebbe sancito le nostre nozze quella notte stessa.
Ormai erano anni che Ilenia era fermamente convinta che tra me e lui ci fosse un qualche legame particolare, astrale, che ci condannava ad unirci in un qualche modo.
Le avevo sempre detto che vaneggiava, che avrebbe forse dovuto cambiare spacciatore, fino a quel giorno.
Ora ero seduta li, guardando quella figura che prima di quel momento potevo vedere solo sui poster della mia camera.
Quel pensiero mi fece sussultare.
Lo stomaco mi si era chiuso in un nano secondo e no. Non potevo non mangiare. Non durante quella cena.
Mi guardai intorno, la mia amica al mio fianco non mi stava fissando, stava li a contare con gli occhi i piselli che c'erano sul piatto.
Dovevo attirare la sua attenzione.
Avevo bisogno di uno di quei momenti da "le signore hanno bisogno del bagno".
Allora inizia ad inventare tutti i possibili pretesti per attirare la sua attenzione.
-Ilenia mi passeresti del pane?
Lei alzò gli occhi dai suoi legumi e mi sorrise annuendo e porgendomi il cestello.
Guardandola aggiunsi bisbigliando:
-Hai il trucco un pò sbavato... - sapevo che il suo lato perfezionista sarebbe stato scosso da tale affermazione.
Difatti vidi i suoi occhi allargarsi e la sua bocca deformarsi.
-Sara mi accompagneresti gentilmente in bagno?- mi chiese con un sorriso che lasciava trasparire quasi una minaccia per evitare una risposta negativa.
Annuii e ci alzammo, accompagnate da un sorriso di comprensione dai ragazzi, troppo presi dal cibo per badare alla nostra momentanea assenza.
Appena ci chiudemmo la porta del bagno alle nostre spalle, la guardai e soffocai l'emozione in un abbraccio.
Lei all'inizio perplessa, mi abbraccio a sua volta stringendomi.
-Che succede Sara? Guarda che mi son specchiata e son apposto!
-Ilenia tu hai fatto un attimo mente locale di dove siamo? E con chi siamo?
-Ehm, no guarda Sara stavo un attimo guardando il soffitto... ovvio che si. Che domande sono. Però ascoltami. Cioè è l'occasione della nostra vita...
Mi prese per le spalle scostandosi, fissandomi dritta negli occhi.
-Vuoi rovinare tutto così? Per l'emozione che ormai sei abituata a trattenere visti i tuoi trascorsi di vita quotidiana?
Gli occhi azzurri di Ilenia mi stavan fissando confortevoli. Spesso si dice che gli occhi chiari incutuno fredezza, eppure io nei suo trovavo sempre solo amore e conforto.
-No.
-E allora Sara! Ora torniamo di la, con sguardo fiero, passo deciso e l'eleganza delle mancate Miss quali siamo, ok?
Mi strappò un sorriso e, prendendo mi la mano, mi trainò nuovamente al tavolo.
Mi sedetti nuovamente, mentre cercavo di capire il discorso intavolato dai ragazzi.
Era bello, strano, vederli discutere con i propri occhi.
Eran proprio come me li ero sempre immaginati.
La serata volò come se nulla fosse, come tutte le cose migliori. Si dice che quando ci si diverte il tempo passa più velocemente no?
Bèh, chiunque l'abbia detto c'aveva preso in pieno.
Era ormai la mezzanotte e noi, come dei bambini di terza elementare, eravamo finiti a parlare della nostra infanzia.
-No ma scusate volete mettere i pokemon d'acqua? -esclamò un Tom convintissimo.
-No mi spiace sempre stato per quelli di fuoco. - ribattè Bill.
-Oddio il mio preferito è Charmander!- esclamai contenta. Sembravo tornata ai 5 anni.
-Ma va, il mio Squirtle vi batteva in un secondo!- sbuffò Tom lanciando una mollica al fratello.
-Si... Squirtle... questa parola me ne ricorda un'altra vagamente riconducibile a discorsi vietati ai minori... forse per questo ti piace tanto! - sorrise Ilenia buttando giù l'ultimo sorso di champagne rimastole nel bicchiere.
Tutti scoppiarono a ridere, con Tom che guardava divertito la mia amica.
-Beh ragazzi, direi che si è fatto tardi, cioè siam ridotti davvero male se parliamo di pokemon. siamo decisamente stanchi! - sentenziò Georg alzandosi.
Quel gesto segnava la fine del sogno.
Lo guardai con aria spaesata mentre tutti si alzavano.
Volevo tornare indietro, a quando Gustav non era riuscito a stappare la bottiglia, ad Ilenia che guardava sotto il tavolo e Tom che le diceva di sperare in un piedino, a Bill che mi riempiva il piatto fino all'orlo.
Volevo tornare all'inizio di tutto.
Non volevo svegliarmi.
-Prima le signore!
-Sara che fai non ti alzi? - la voce di Ilenia mi riportò alla realtà.
-Ah si... - mi alzai a fatica, ogni passo mi sembrava più pesante.
Quando arrivammo all'uscita, davanti le loro auto, pensai che le gambe mi avrebbero ceduto da un momento all'altro.
-Beh Ilenia carissima è stato un piacere! - urlò quasi Tom abbracciandola.
-Per me no! - gli sorrise lei. Sembrava quasi a suo agio, la sua forza di volontà e controllo era impressionante.
Anche Georg le si fece vicino per salutarla, stringendola a se.
-Ecco lui va decisamente meglio! - ammiccò la mia amica verso Tom, che inscenò un teatrino disperato.
Sorrisi malinconica alla scena, era buffo ritrovarsi in una situazione che fino ad allora avevo sempre solo immaginato.
-Bene... è arrivato il momento di salutarsi...
Il sorriso di Bill mi colpì come un fulmine a ciel sereno. Era così difficile distaccarsi da quel mondo così perfetto ai miei occhi.
Non volevo. Perchè era così dannatamente complicato? Perchè lui era così dannatamente, così... lui?
-Già... - sospirai evitando di guardarlo negli occhi.
Sentivo mi stava fissando. Sentivo il suo sguardo su di me, speravo non mi stesse analizzando troppo.
Non volevo vedesse il turbine di emozioni che stavan facendo a pugni nel mio animo, non volevo apparire ridicola ai suoi occhi.
Poi lo fece, mi colse di sorpresa.
Mi abbracciò.
-Spero di rivederti presto Sara, lo spero davvero...
Mi strinse a se, mentre il suo fresco profumo, impresso sulla sua pelle, tornava a riempirmi i polmoni.
Istintivamente lo strinsi a mia volta. Come avrei potuto ora lasciarlo andare?
Ma fu lui a scostarsi per primo, lo fece lentamente, e la prima cosa che vidi fu il suo sorriso.
Malinconico si, ma un suo sorriso.
Io non seppi aggiungere nulla, anche perchè arrivò Tom a stringermi a sua volta ed interruppe tutto quello che si stava creando.
Bill passò a salutare Ilenia, mentre io finivo di salutare anche Gustav.
Eccoli. Stavan andando via.
Lo stomaco si chiuse, la mente si svuotò, il cuore accellerava ed il respiro rallentava.
La fine.
Volevo sprofondare.
Mi voltai a cercare lo sguardo della mia amica, a cercare aiuto, un rifugio, qualunque cosa mi calmasse.
-Ehi... ma voi come tornate a casa?
La voce di Georg mi fece scattare.
-Bè effettivamente dovremmo chiamare un taxi, non siam venute con la nostra auto! - rispose Ilenia, sorpresa a sua volta.
-Dai, se volete possiam darvi uno strappo noi... possiamo vero? - chiese un Gustav fin troppo attivo.
Avevam fatto bene a lasciare la nostra Smart a casa.
Il bassista annuì e ci fece segno con la mano di salire.
-La vegetariana si siede affianco a me! - urlò divertito il chitarrista.
Ilenia sorrise soddisfatta e per una volta non ebbe nulla da obiettare.
 
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‚terry'
view post Posted on 30/1/2011, 13:18




AAAAAAAAAAAAAAAA non potevi farmi una sorpresa migliore! *_*
CITAZIONE
Gli occhi azzurri di Ilenia mi stavan fissando confortevoli. Spesso si dice che gli occhi chiari incutuno fredezza, eppure io nei suo trovavo sempre solo amore e conforto.

 
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Sasith90
view post Posted on 9/2/2011, 15:28




CITAZIONE (‚terry' @ 30/1/2011, 13:18) 
AAAAAAAAAAAAAAAA non potevi farmi una sorpresa migliore! *_*
CITAZIONE
Gli occhi azzurri di Ilenia mi stavan fissando confortevoli. Spesso si dice che gli occhi chiari incutuno fredezza, eppure io nei suo trovavo sempre solo amore e conforto.


Sono contenta ti sia piaciuta *w*
 
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Eudaimon
view post Posted on 25/3/2011, 17:26




Ma complimenti!! Attendo con ansia un nuovo momento ispirato u-u
 
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th&twilightxs
view post Posted on 9/5/2011, 17:51




ma ma ma ma che tipo per colpa tua non ho studiato geografia O.o
ahahahahahha scherzo la c'è ancora tempo! vebbhè vabbhè!
Ne è valsa la pena!
Letta tutta d'un fiato!
Donnah mi son fatta un sacco di risate! :D
Mettendo in conto che scrivi davvero bene ho raccolto un pò di frasi che mi sono davvero piaciute!
CITAZIONE
Quando vidi il cancello aprirsi e il bodyguard che staccare il mio biglietto, sentii l’adrenalina salire. Presi per mano Ilenia ed iniziai a correre.
Come una matta.
Più veloce che potevo, come se in quel momento avessi dovuto spiccare il volo e arrivare fino in cielo, sin sulle nuvole.

Il mio cuore guizzò fuori dal petto, per rubare il posto ad una stella.
Basta silenzio.
La tavoletta era gelida e mi diede uno scossone.
Mi strinsi le mani e mi venne in mente che era proprio vero quello che si diceva: il bagno è il posto dove vengon prese le decisioni più importanti.

Sentii il suo profumo scuotermi come l'aria che autunnale che ti coglie improvvisamente quando culla le foglie fino a terra, un profumo maschile a cui non ero abituata.
Ma il suo tono dolce e quasi impacciato era inconfondibile

Avevo bisogno di uno di quei momenti da "le signore hanno bisogno del bagno".

Ora torniamo di la, con sguardo fiero, passo deciso e l'eleganza delle mancate Miss quali siamo, ok?

Si dice che quando ci si diverte il tempo passa più velocemente no?
Bèh, chiunque l'abbia detto c'aveva preso in pieno.

Perchè era così dannatamente complicato? Perchè lui era così dannatamente, così... lui?

Mi strinse a se, mentre il suo fresco profumo, impresso sulla sua pelle, tornava a riempirmi i polmoni.
Istintivamente lo strinsi a mia volta. Come avrei potuto ora lasciarlo andare?
Ma fu lui a scostarsi per primo, lo fece lentamente, e la prima cosa che vidi fu il suo sorriso.
Malinconico si, ma un suo sorriso.

Concludendo ti faccio ancora i complimenti!
Spero che posterai presto!
Bravaa

 
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51 replies since 17/8/2008, 22:36   1073 views
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